#3456 - 3 febbraio 2024
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Arte

Arazzi - sculture - opere materiche - tessitura di carta

Roma - Fondazione Marco Besso

I ponti della memoria

Una mostra per ricordare l'artista Marussia Kalimerova

di Antonio Bruni

I ponti della memoriaI ponti della memoria

Presso la Fondazione Marco Bresso dall’8 al 23 febbraio sono in mostra i lavori delle sorelle Marussia e Tania Kalimerova, due artiste affermatesi nel vasto panorama nazionale e internazionale dell’arte, in specie quella tessile.
Sul valore artistico delle opere delle Kalimerova si è parlato a lungo, e inutile è ripetere la vasta espressione critica che negli anni ha testimoniato la televisione e la pubblicistica in genere, consultabile sui più svariati mezzi di comunicazione.
Del resto, basta osservare le opere esposte in questa mostra per affermare che ciascuno può assorbirne l’alto valore artistico e simbolico, lo specifico stile compositivo e la raffinata narrazione.
Questa mostra, dal titolo I ponti della memoria - L'arte che travalica i confini, vuole essere un omaggio a Marussia Kalimerova (Marie Draganov) prematuramente scomparsa, al quale desideriamo partecipare attraverso la lirica-recensione che il poeta Antonio Bruni le dedicò nel 1998 in occasione di una mostra personale dell’artista.

I ponti della memoria

La rete di Marussia

La donna che intreccia i capelli
li pettina stende e arriccia
raccoglie divide e compone

Marussia che tesse sé stessa
dipana il suo corpo e lo fila
nei suoi sentimenti si annoda

I ponti della memoria

poi sosta allo specchio e si osserva
armando un telaio di sguardi
l'ordito dell'essere suo

la traccia di questo rilievo
è solo la porta d'ingresso
a un labirinto d'incanti

I ponti della memoria

lo spazio di sé che spalanca
è un dedalo ricco di sogni
fiorito di intensi sapori

speranza sentirsi sorgente
del suo divenire interiore
prodigio in miscela di umori

I ponti della memoria

che s'apre alla contemplazione
donandosi esterno si scopre
nel tenue incurvarsi in carezza

Marussia la donna raccoglie
su strade inondate di chiasso
i fili segreti che il cielo

I ponti della memoria

in fibre e colori dispone
ignoti serbandoli ai passi
di chi deve correre al mondo

Marussia la donna che attende
davanti alla spola che è immensa
non tesse una tela d'inganno

I ponti della memoria

ai suoi pretendenti in agguato
non deve disfarla di notte
per render lontano l'accordo

Marussia si scruta nel fondo
traduce nascoste emozioni
testura di ardori complessi

I ponti della memoria

e senza pudore le grida
con trame che schiudono forme
mostrandosi nuda in profondo

incauto lo sguardo avviluppa
in una peluria dei sensi
l’intreccio carnale di nodi

I ponti della memoria

quel rosso che è intensa passione
esplosa nell'acme di incontro
la donna estroflessa all'interno

quel viola ricordo struggente
di un tempo ormai chiuso in un gesto
la donna serrata in sigillo

I ponti della memoria

quel bianco in contrasto col bruno
richiamo sfacciato ad un fine
la donna com'esca alla stirpe

quel velo turchino in ricami
che adombra silente promessa
la donna illusione di aspetto

I ponti della memoria

quel curvo adagiarsi nell'ombra
che scontra alla luce malizia
la donna in gorgheggio serale

quel tratto che emerge su pelle
attira attenzione sul centro
la donna che involge i pensieri

I ponti della memoria

quel moto di ruvido sacco
che chiude e protegge lo scrigno
la donna difende il suo regno

ondeggiano impulsi di fibre
tumulto che esplode nei pori
la donna tramuta nell'arte.

(Antonio Bruni a Marussia Kalimerova - 1988)

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