#3456 - 3 febbraio 2024
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di DOMENICA 31 AGOSTO quando lascerà  il posto al numero 366. - BUONE VACANZE A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Cultura e Società

Una perversa geopolitica

Riflessione

di Amanzio Possenti

Riflessione

L’incalzare degli eventi internazionali e il succedersi di bombardamenti – tra chi li effettua per primo e chi poi risponde subito con le armi (vedi Iran e Pakistan, l’uccisione e il ferimento con droni di soldati americani in una base Usa in Giordania) e tra aggressori (gli Houti dallo Yemen ) e coloro che reagiscono (Usa e una nuova e costituenda forza europea chiamata difensiva) per la sicurezza del transito delle navi nel Canale di Suez - riporta il mondo a misurarsi quotidianamente con la forza delle armi.

Ci si domanda, costernati e allarmati sulla scia di Francesco, quando mai l’uomo, o meglio i governi, cesseranno dal volersi scontrare anziché incontrare.
Sembra che lo sparare missili o il buttare bombe sia uno...sport per affermare chi è il più forte o che sia riconosciuto come tale e di conseguenza ‘farsi valere’ come potenza.
La Storia pare non insegnare alcunchè, visto il succedersi di questi episodi che si incancreniscono e mettono a repentaglio vite umane in grande quantità e accentuano le divisioni che poi si perpetuano per lunghi periodi.

Riflessione

Ma nessuno sa (o vuole?) fermarsi, dato che queste azioni di tragica valenza imperversano e trovano sempre nuovi sostenitori.
Stiamo assistendo a fermenti gravi e pericolosi e forse non ce ne rendiamo conto né ricordiamo i tristissimi esempi nefasti del passato: che cosa è possibile fare in un clima tanto avvelenato? Non so se esista una ricetta pratica all’infuori della prevalenza del buon senso che dovrebbe essere presente in ogni popolo e governo. Il problema sta nel farne buon uso, così che sia possibile ripristinare la felicità di una convivenza civile.

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