#3456 - 3 febbraio 2024
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Cultura e Società

Una perversa geopolitica

Riflessione

di Amanzio Possenti

Riflessione

L’incalzare degli eventi internazionali e il succedersi di bombardamenti – tra chi li effettua per primo e chi poi risponde subito con le armi (vedi Iran e Pakistan, l’uccisione e il ferimento con droni di soldati americani in una base Usa in Giordania) e tra aggressori (gli Houti dallo Yemen ) e coloro che reagiscono (Usa e una nuova e costituenda forza europea chiamata difensiva) per la sicurezza del transito delle navi nel Canale di Suez - riporta il mondo a misurarsi quotidianamente con la forza delle armi.

Ci si domanda, costernati e allarmati sulla scia di Francesco, quando mai l’uomo, o meglio i governi, cesseranno dal volersi scontrare anziché incontrare.
Sembra che lo sparare missili o il buttare bombe sia uno...sport per affermare chi è il più forte o che sia riconosciuto come tale e di conseguenza ‘farsi valere’ come potenza.
La Storia pare non insegnare alcunchè, visto il succedersi di questi episodi che si incancreniscono e mettono a repentaglio vite umane in grande quantità e accentuano le divisioni che poi si perpetuano per lunghi periodi.

Riflessione

Ma nessuno sa (o vuole?) fermarsi, dato che queste azioni di tragica valenza imperversano e trovano sempre nuovi sostenitori.
Stiamo assistendo a fermenti gravi e pericolosi e forse non ce ne rendiamo conto né ricordiamo i tristissimi esempi nefasti del passato: che cosa è possibile fare in un clima tanto avvelenato? Non so se esista una ricetta pratica all’infuori della prevalenza del buon senso che dovrebbe essere presente in ogni popolo e governo. Il problema sta nel farne buon uso, così che sia possibile ripristinare la felicità di una convivenza civile.

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