#343 - 6 gennaio 2024
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Teatro

Inedita regia a quattro mani di Andrea De Rosa e Carmelo Rifici porta in scena
la figura di Gaileo Galilei e il rapporto tra conoscenza, scienza e tecnologia.

Roma - Teatro Vascello

Processo Galileo

di Loredana Fasciolo

Processo Galileo, uno spettacolo che ci invita a riflettere sul rapporto che abbiamo con la verità scientifica, sulla relazione tra scienza e potere e infine sul concetto del mistero, qualcosa che percepiamo, ma ancora non conosciamo, qualcosa con cui il teatro si trova da sempre ad avere a che fare.

Processo Galileo

Per la sua prima produzione per il TPE, Andrea De Rosa collabora con il regista Carmelo Rifici e i drammaturghi Angela Dematté e Fabrizio Sinisi, con i quali ha immaginato uno spettacolo a più mani che rappresenta una vera novità per le modalità produttive e creative all’interno del panorama teatrale italiano.

Liberamente ispirato alla vita e all’opera di Galileo Galil, Processo Galileo è il frutto della scrittura di Angela Dematté e Fabrizio Sinisi, alla loro prima esperienza di lavoro comune, affiancati dalla dramaturg Simona Gonella.
Sono protagonisti
Luca Lazzareschi e Milvia Marigliano, attori dalla solida esperienza, Isacco Venturini, già nel cast di importanti produzioni, e Catherine Bertoni de Laet, Giovanni Drago, Roberta Ricciardi.**

Processo Galileo

Lo spettacolo si avvale dell’allestimento dichiaratamente installativo dello scenografo Daniele Spanò, del disegno luci di Pasquale Mari, del progetto sonoro di GUP Alcaro e dei costumi di Margherita Baldoni.

Esito di una collaborazione artistica e produttiva inedita nel panorama teatrale, Processo Galileo nasce da una singolare coincidenza: Andrea De Rosa, direttore del TPE Teatro Astra, e Carmelo Rifici, direttore artistico di LAC Lugano Arte e Cultura, stavano lavorando entrambi sul rapporto tra teatro e scienza, tema che è stato loro suggerito dalla recente crisi pandemica. Preso atto della felice coincidenza, i due registi, lontani per formazione, stili ed estetiche, ma affini per sensibilità artistica, si sono confrontati decidendo di misurarsi con l’esperienza della regia collettiva.

Processo Galileo

Processo Galileo indaga la figura e il pensiero del celebre scienziato toscano e lo fa partendo dalla sua vita, dagli atti del processo che subì e dalla sentenza della Santa Inquisizione. La scrittura densa dei due autori, che sviluppa la narrazione in tre sequenze, ciascuna delle quali corrisponde ad altrettanti processi, attraverso spostamenti temporali indaga i destini e gli interrogativi del mondo contemporaneo.
Processo Galileo si compone di tre storie, tre momenti uniti in un unico spettacolo.
Un prologo, ambientato nel passato storico in cui avviene l’abiura: le parole del processo a Galileo del 1633, con i suoi personaggi e il suo linguaggio, fungono da punto di partenza e di irradiazione dei diversi temi in gioco – il rapporto tra la scienza e il potere, la tradizione, la coscienza.
Un presente, nel quale una giovane donna, madre e intellettuale, è chiamata a raccontare per una rivista divulgativa il nuovo paradigma che la scienza sta ponendo oggi; il lutto familiare che sta elaborando provoca un cortocircuito con i dialoghi che intrattiene con uno scienziato e con sua madre, costringendola ad intraprendere un viaggio più vasto, che mette in discussione la sua visione del mondo.
Un futuro, nel quale ogni realismo si sgretola e i personaggi diventano le voci di un’invettiva contro un Galileo che non è più visto come solo l’imputato di un tribunale ecclesiastico, ma come il portavoce di un processo storico e culturale che ha congiunto in maniera indissolubile la ricerca scientifica alla capacità tecnica, saldando per sempre l’idea di progresso di una società alla potenza dei suoi dispositivi tecnologici. Il cannocchiale di Galileo diventa così lo strumento di una rivoluzione che, iniziata nel XVII secolo, proietta il mondo in un futuro per molti versi inquietante.

Processo Galileo

Tre sequenze che corrispondono ad altrettanti processi che – con diversi linguaggi e modalità espressive – indagano i destini e gli interrogativi del mondo contemporaneo e di quella che oggi chiamiamo modernità.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.