Alla Scala
Un libro ricco ed inedito sul Teatro alla Scala, nel quale l’autore, Gian Luca Tirlon, pittore e scenografo trevigliese, già allievo di un celebre scenografo Nicola Benois, affronta storia e ruolo del più rinomato teatro lirico, raccogliendone documentazioni e affondando lo sguardo sui personaggi che ne anno condiviso la fama.
Tirloni, legato a doppio filo culturalmente e scenograficamente alla Scala, racconta 250 anni di spettacoli, dando spazio a personaggi indimenticabili, dai direttori d’orchestra ai cantanti all’intero entourage tecnico-operativo-canoro.
Due su tutti i protagonisti, ricorda Tirloni nel suo omaggio letterario-cronachistico: Nicola Benois appunto, il grande pittore e scenografo che è stato pe molti anni il mirabile direttore degli allestimenti alla Scala e Herbert Von Karajaan, il geniale direttore d’orchestra che alla Scala ha donato il meglio del proprio sapere nel dirigere con arte sopraffina.
Nel volume di Tirloni trovano spazio ampio altri personaggi di indiscusso pregio, dall’ingegnere Franco Malgrande, direttore dell’allestimento scenico alla Scala dal 1994 ad oggi, alla preziosa teoria dei molti artefici della Bellezza (da Callas a Zeffirelli tramandata nel tempo, personaggi noti e meno noti, riportati al pubblico interesse da una rivisitazione storico-documentale accurata.
La vita della Scala - presentazione del libro a cura del Comune di Caravaggio e dell’ Ucid Treviglio - prende forma e si propone all’interesse del lettore, sia quello musicalmente provveduto sia quello disinformato. Questa la ragione del bel volume-almanacco di Gian Luca Tirloni : ’Teatro alla Scala - Da Piermarini alla nuova Scala - Le magie de palcoscenico nel tempio delle meraviglie’ (L’Onda-Editoriale Delfino srl 2023), dove la singolarità della Scala - ritmata e sostenuta da immagini, da interviste e da dipinti dello stesso Tirloni su storici personaggi, a cominciare da Giuseppe Verdi - si accompagna alla enucleazione di eventi, di memorie, di allestimenti, di perfezioni tecniche, di sorprese, di modalità esecutive, di sensibilità canore,di emozioni e di applausi, di scenari originali, di spazi di libertà musicale.
(Amanzio Possenti)