#340 - 18 novembre 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Attualità

Inflazione

di Amanzio Possenti

Il su e giù della inflazione – bestia nera che fissa gli alti e bassi della nostra economia di spesa in ogni trimestre e poi del movimento annuale - è rimasto a quota zero nel terzo trimestre del 2023. Nessuna crescita e nessuna decrescita. Se lo si confronta con il Pil del trimestre precedente che fu di -0,4,ci...si rallegra, ma non è il caso, visto l’andamento blando, senza scosse.

Inflazione

In Europa la Germania è sotto lo 0, la Francia appena sopra dello +0,1, solo la Spagna (+0,3) viaggia sul positivo.
Il carovita è rimasto invariato, dice l’Istat, ma le difficoltà della popolazione meno abbiente permangono, non migliorano; non ci sono prospettive di buon respiro anche se l’inflazione casalinga appare la meno oppressiva rispetto all’Eurozona. Ma il cammino resta incerto per tutti, almeno finchè prevarranno i costi attuali tra agricoltura, industria e terziario, perlopiù in aumento, con l’aggiunta di bollette che certamente fanno soffrire a dispetto delle speranze che confidano in una (consistente?) riduzione di carico economico.

L’Italia resta in attesa di migliorare globalmente - da sei mesi è ‘ferma’- soprattutto nei confronti delle categorie più deboli, i mezzi e la buona volontà di aziende e lavoratori non le mancano in ambito di spinta; i mercati, tra impennate e cadute, non sempre sostengono un cammino socialmente confortante. L’inflazione, pur se né su né più bensì stazionaria, si colloca come un giudizio permanente - spada di Damocle - sulla possibilità di una crescita capace di ridare fiato ad una economia lenta e indicarne il percorso idoneo a donare speranza a milioni di disagiati.

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