In occasione del 26 novembre: Giornata Mondiale dell'Ulivo
letter@perta
Ulivo
di Dante Fasciolo
E piano piano, ti sei arrampicato.
Dalle fresche terre sabbiose, fin sopra la collina, hai adagiato radici;
hai espansa la tua chioma verde argento, tra fragili rami;
hai rafforzato il tuo contorto tronco con nodi e ombrose cavità,
per meglio resistere ai venti ed alla siccità.
Dall’Acrocoro armeno, al Pamir, al Turkestan…
trasportato dai Fenici, hai spinto i tuoi semi in Grecia e Peloponneso,
e subito sei asceso alla gloria dell’Acropoli per onorare Atena;
e offrire per mille e mille anni il tuo frutto cangiante:
verde, rosso, viola, nero…mentre più impreziosisce il suo ventre.
Il tuo viaggio lungo le coste del Mediterraneo
incontra ostacoli, liti tra popoli, violenze e soprusi tra uomini;
Siria, Palestina, Egitto…e l’italica Sicilia, fino in Spagna,
per commerciare il tuo prezioso olio
in cambio di rame, argento e oro.
Il tuo olio condisce e cuoce cibi;
brucia insieme ai tralci verdi ed ostinati, resistenti al fuoco,
e consuma la sua forma per mutare da oleoso liquido
in aereo caldo vapore; e fioca luce da rustiche lampade
per illuminare la notte…e il cuore in preghiera degli uomini,
che ti hanno eletto a simbolo del Mediterraneo.
Il tuo legno, duro e resistente, strigliato da segni ordinati e ammalianti,
racchiude storia e segreti del tempo, e piega la sua anima
all’utile forma delle navi e degli utensili di ogni giorno;
nel mentre, creme delicate ed unguenti
leniscono ferite e rendono giovani sempre Afrodite, Elena e Cleopatra.
Al sorgere di una Nuova Era, sei sempre tu, Ulivo, albero della pace,
ad accompagnare vicende di un Nuovo Ordine Celeste:
saluti festoso il trionfante ingresso di Gesù in Gerusalemme;
raccogli le sue preghiere e i suoi timori in Getzemani;
rendi stridula la voce del vento mentre inciampa il condannato per croce;
e sei testimone, infine, e per sempre, di un segno di redenzione:
l’antico patto di riconciliazione tra Dio e gli uomini
disegnato nell’aria dalla colomba di Noè,
che vale per tutti gli uomini di buona volontà.