#338 - 21 ottobre 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Poesia

Perchè le scarpe

In certi villaggi dell’Africa molti giovani camminano a piedi nudi.
La pianta dei loro piedi è diventata con l’uso come una suola di scarpa.
Le scarpe sono un segno di ricchezza, sono superflue.
Per questo motivo sono oggetto di ruberie per chi non ne possiede.
Oltretutto quando si va a dormire chi ha le scarpe se le toglie e diventano una facile preda per chi vuole rubarle. Spesso le scarpe si tramandano di padre in figlio e conservano in questo modo una storia della famiglia, sono una testimonianza di affetto e di benessere. In fondo poi chi ha le scarpe le usa quasi soltanto in occasioni particolari, come andare alle funzioni in chiesa ed essere orgogliosi di mostrarle a chi non le possiede.
Da qui la ripetizione come una nenia (un blues appunto) “perché me le hai rubate?”
Le scarpe sono anche un evidente segno della visibilità, della identità di chi le indossa.

Le scarpe

blues di un invisibile

di Angelo Zito

Sto andando al fiume, fratello,
ridammi le mie scarpe
non mi servono per camminare
i miei piedi sono più forti
delle scarpe
perché me le hai rubate?
Il giorno del Signore devo mettermi
le mie scarpe lucidate
non posso presentarmi a piedi nudi.
Tutti devono vedere che ho scarpe belle
la casa del Signore risuonerà
dei miei passi,
le scarpe mandano un suono
come il topo che parla
perché me le hai rubate?
Sono un ricordo di mio nonno.

Se incontri mia madre
dà a lei le mie scarpe
e se vedi mia sorella
puoi darle anche a lei
sono belle le mie scarpe
mio nonno le ha portate per tanti anni
perché me le hai rubate?

mamma dammi le scarpe
dormi figlio mio
me le hanno rubate
stai sognando, non ti servono
come posso attraversare il deserto
la Libia è lontana
e il mare
non l’ho mai visto
-sulla barca non ti servono
erano sporche ma erano della mia misura
le scarpe
non ho nemmeno più quelle
non ho più niente
-sogna sogna
sei padrone di tutto nei tuoi sogni
gli alberi del villaggio hanno scarpe
ad ogni ramo
ma io voglio le mie
con quelle
potrei arrivare in Germania
tutti vedrebbero che ho scarpe belle.
e forse potrebbero ricordarsi di mio nonno
-era un bell’uomo mio padre
era giovane come te
quando partí

Se andando al fiume, fratello,
incontri mia madre
salutala per me
e se incontri mia sorella
saluta anche lei, per me,
ma ricordati fratello di ridarmi le scarpe
magari una a mia madre e
l’altra a mia sorella,
sarebbe un gesto di pietà per mio nonno.

-Dormi figlio dormi
domani il viaggio è lungo
non saranno le scarpe ad impedirti
di arrivare
io ti conserverò i lacci
e con quelli
abbraccerai il mondo.

Dormo ormai
non riesco a contare
tutte le scarpe che mi girano attorno
di tutti i colori
di tutte le forme,
tra tante però
non vedo le mie
farebbero la loro figura,
nella casa del Signore
anche i topi correvano
ad ascoltarle,
erano il vanto del nonno
che peccato!
Perché me le hai rubate, fratello?

Le scarpe

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