Se è vero che sono gli uomini a caratterizzare i luoghi, a dare loro riconoscibilità,
a renderli affascinanti, è poi vero che sono i luoghi a restituire ricordi, affetti, nostalgie,
a pretendere un costante richiamo, una sottile ragnatela che avvolge i nostri desideri.
Mare di Sicilia
15 - Aci Trezza
di Angelo Zito
Ogni anno il 24 giugno si celebra nelle acque di Aci Trezza, davanti ai faraglioni di Polifemo e non lontano dalla casa del nespolo dei Malavoglia, la festa de ‘u pisci a mari. Un nuotatore come fosse un pesce tenta di sfuggire alla presa dei pescatori. E ogni volta che viene tirato su una barca riesce a rigettarsi in mare fino a che conquista la sua libertà tra gli applausi di quanti hanno partecipato alla festa.
Il rito ricorda la lotta tra l’uomo e il mare.
‘U pisci a mare
Si agita l’acqua sotto la spinta
di potenti bracciate,
si finge pesce l’uomo
per rinnovare l’usanza della pesca,
e sfugge alla presa di altre braccia
come il tonno riesce talvolta
a scivolare via dalla barca assassina.
Le voci incitate dal rais
esaltano la lotta
e levano grida festose
quando ‘u pisci a mari
riacquista gli spazi liberi
dell’acqua.
Gli scogli di Polifemo assistono
al rito, muti.
Il nespolo di padron ‘ntoni
continua a dare i suoi frutti.