Se è vero che sono gli uomini a caratterizzare i luoghi, a dare loro riconoscibilità,
a renderli affascinanti, è poi vero che sono i luoghi a restituire ricordi, affetti, nostalgie,
a pretendere un costante richiamo, una sottile ragnatela che avvolge i nostri desideri.
Il mare di sicilia
13 - Lago Pergusa
di Angelo Zito
Persefone, figlia di Zeus e di Demetra, divinità delle messi, viene rapita da Plutone
e trascinata nel suo regno di oltretomba nelle viscere dell’Etna.
Demetra disperata va in cerca della figlia nei pressi del lago Pergusa, vicino ad Enna,
dove la fanciulla è stata trascinata via dalla furia di Plutone.
La dea delle messi abbandona i campi, la siccità devasta le terre.
Il pianto della donna convince Zeus ad intervenire.
Persefone trascorrerà metà dell’anno con la madre e l’altra metà con il consorte.
Come un seme germoglierà e porterà di nuovo la primavera e la fecondità,
e al suo ritorno da Plutone la terra perderà la sua luce e sarà inverno.
Le stagioni di Persefone
Sul lago di Pergusa cade la pioggia
è inverno ormai,
nutre la terra
il pianto di Demetra
per la sua Persefone
nell’antro di Plutone.
A primavera spuntano i germogli,
Pergusa ride.
Nella sua fucina, focoso,
piangerà lava il dio delle tenebre
e brucerà la terra
in attesa del ritorno.
Persefone non sa altre strade
dall’Etna a Pergusa
da Pergusa all’Etna