La vita umana conta poco - domina la morte
Realta' odierna
di Amanzio Possenti
La realtà quotidiana si muove sovente fra fattacci di cronaca (delitti terribili) e compassionevoli storie di contrasti, incomprensioni e vicende dolorose. Se è vero che le loro tipologie negative sono legate non solo all’oggi poichè presenti nelle cronache più lontane – con la differenza che ora ogni episodio trova riscontro subitandeo nella velocità delle informazioni fra on line e social - tuttavia non possono passare inosservate esperienze agghiaccianti, crimini efferati: anche se purtroppo risultano talmente numerosi da essere dimenticati in conseguenza del rincorrersi di tragedie nelle quali la vita sembra contare poco mentre domina la morte.
Si sta verificando che la vita - bene divino, supremo e unico - viene sprezzantemente ’sostituita’ da allucinanti espressioni omicide che sgomentano per ferocia e aberrazione.
Non solo orrendi femminicidi – purtroppo a ritmo continuo nella selva di un’umanità maschilista che pretenderebbe di farsi presunto giudice e boia con atrocità piene di livore - anche altri episodi di arroganza frutto di intolleranza inaccettabile.
Il guaio peggiore è dimenticare troppo presto - nell’opinione pubblica, dopo l’iniziale coinvolgimento popolare - i vari misfatti; resta vivo, con la necessaria e decisiva indagine giudiziaria di accertamento delle responsabilità, lo spazio mediatico di una condanna moraleggiante che poi si spegne con il passare dell’onda di forte contrasto alla malvagità.
Eppure i danni morali ed esistenziali sono enormi e richiederebbero non una riprovazione verbale, soprattutto un impegno – di educazione al bene e di partecipazione alla sofferenza altrui – che principalmente i cristiani - testimoni dell’Amore - dovrebbero mettere in campo in ogni tragica occasione: dalla preghiera alla correzione fraterna, dall’aiuto al ridonare speranza, al senso del perdono cristiano, al bisogno lavorare per la Vita, Che diventi vera protagonista ovunque e sempre.