Se è vero che sono gli uomini a caratterizzare i luoghi, a dare loro riconoscibilità,
a renderli affascinanti, è poi vero che sono i luoghi a restituire ricordi, affetti, nostalgie,
a pretendere un costante richiamo, una sottile ragnatela che avvolge i nostri desideri.
IL mare di Sicilia
11 - Caltagirone
di Angelo Zito
Lontana dal mare, su un territorio collinare Caltagirone domina i due versanti bassi quello di
Gela e quello di Catania. Sembra così voler imporre il suo controllo sulla Sicilia sudorientale e indicare che non solo il mare ma anche l’operosità artigianale dei suoi abitanti
può concorrere alla ricchezza e al richiamo dell’isola.
Le ceramiche da prodotto di fabbrica si trasformano in opere d’arte, le botteghe invitano i
turisti a scoprire la storia millenaria di queste terre dove si sono alternate le civiltà greche,
arabe, spagnole e con curiose connotazioni linguistiche anche le genti di Liguria.
Nascono così i disegni a ricami, i colori dai toni tenui, i vasi a forma di teste di moro o di
fanciulle dagli occhi fiammeggianti. Il tripudio delle forme scatena la fantasia e a modo loro
anche i luminari contribuiscono con le loro lumere a creare atmosfere e suggestioni che
rimangono nella memoria.
I colori e le forme
Sfiorare col piede
i 142 gradini
di Santa Maria del Monte
e ritrovare lì
la storia di Caltagirone,
i colori e i disegni
delle sue ceramiche.
E il 24 luglio
una colata di luce
come una lava
mi terrà fermo al primo gradino
abbagliato da tanta bellezza.
Resterò in compagnia del moro
e della sua bella
dagli occhi di brace.