Ampia partecipazione di critici, studiosi, appassionati, amici,
alla mostra dei lavori del noto e amato artista romano,
nella prestigiosa sala - esposizine del Circolo degli Esteri.
Enrico Benaglia
Presentazione di Giuseppe Scognamiglio
Presidente del Circolo degli Esteri
Il Circolo degli Esteri dimostra da molti anni una particolare attenzione per l’arte contemporanea, ospitando le esposizioni di riconosciuti artisti italiani e stranieri, oltre ad arricchire i propri spazi con una collezione permanente di opere. Insieme alla visione internazionale che nasce dai suoi soci e ospiti, il Circolo ha sempre coltivato anche una forte vocazione culturale e artistica. Si tratta di due aspetti che procedono di pari passo in una comunità di persone spesso accomunata dalle differenze -di lingua, visioni e riferimenti culturali- che si arricchiscono vicendevolmente grazie alle unicità dell’altro.
In questa cornice, ho sempre pensato che l’arte potesse trovare un posto speciale, perché, nelle proprie creazioni, l’artista è in grado di adottare un linguaggio universale e mai volutamente escludente; perché l’arte è un processo creativo esperienziale, nasce sul vissuto di chi la crea, nutrendosi di ciò che si vive, si vede e si pensa.
L’arte ha sempre una componente personale, unica e irripetibile, che si affianca ad una volontà (più o meno manifesta) di condivisione. Ma c’è di più: per noi operatori e analisti degli scenari internazionali, per chi vive il nostro Circolo degli Esteri, il punto di vista di un artista contemporaneo è sempre prezioso, perché veste la realtà di uno sguardo nuovo, usando una visione e una modalità di interpretazione che a noi mancano, e dunque può contribuire a svelarci aspetti altrimenti ignoti.
Le opere di Enrico Benaglia in mostra al Circolo degli Esteri sono un magnifico esempio di questa sintesi di apparenti opposti. Nei quadri di Benaglia ritroviamo, infatti, i tratti delle correnti artistiche italiane che hanno caratterizzato il secolo scorso, ci aggiriamo per la sua città, Roma, o ci immergiamo in scenari onirici, senza mai sentirci disorientati.
Ogni suo quadro nasce da visioni e pensieri interiori, per poi arrivare a tutti coloro che ne accolgono la visione. Opere indubbiamente personali, ma che parlano un linguaggio universale, in grado di suscitare un vasto spettro di emozioni, delicate come le pieghe dei suoi personaggi di carta e mai superficiali.
La mostra ospitata al Circolo degli Esteri ripercorre la lunga carriera del Maestro, mettendo in scena i suoi mondi, i suoi personaggi e le sue ricerche tematiche. Siamo felici di questa significativa opportunità e sono certo che tutti i visitatori, italiani e stranieri, potranno apprezzare la raffinata meraviglia che ci donano i quadri di Benaglia. In fondo la sua magia, reale e tangibile, è proprio questa.