Tragedia in Emilia Romagna
nelle Marche e in Toscana
Alluvione
di Amanzio Possenti
Dalla siccità alle inondazioni il passo meteorologico è stato devastante: mentre la mancanza di pioggia per mesi ha fortemente preoccupato ma nel silenzio climatico ha purtroppo predisposto il terreno a cedimenti, crolli e frane favorendo le conseguenze del dissesto idrogeologico, eccoci a piangere le vittime della tragedia alluvionale in Emilia-Romagna, avendo assistito - impotenti ma subito impegnati con grande, ammirevole e diffusa volontà a ripristinare la situazione - ad una catastrofe indescrivibile: morti sorpresi dall’irrompere dell’acqua, sfollati a decine di migliaia impossibilitati a restare nelle abitazioni allagate e impraticabili, distruzioni in un oceano d’acqua distesasi su città, paesi e frazioni, aziende agricole e industriali sossopra, strade e ponti spazzati via, fiumi e torrenti tracimati come se la sede naturale fossero vie, tratti di autostrada, ferrovie, campagne, case, stabilimenti, danni immensi per miliardi di euro, volontariato ammirevole e generoso. Qualcosa di inimmaginabile, pur se non nuovo nella fragilità del territorio nazionale.
Esperti e non, giornalisti ed osservatori, amministratori e politici stanno fornendo i rispettivi pareri sugli effetti disastrosi e sul futuro. Posto che fenomeni di questa estrema gravità non sono prevedibili appartenendo a cicli ignoti della natura, ci si chiede: quali e di che tipo le colpe dell’uomo ? e la mancanza di manutenzione di fiumi e di argini? quanto spazio è dedicato alla perturbante realtà idrogeologica? è possibile, al di là di costi, tra punti di ubicazione e interventi massicci, varare un piano con idonei investimenti, teso a tenere sotto controllo ed evitare analoghi episodi? quale ruolo destinare alla difesa dell’ambiente, quali le urgenze? Prima finalità, la prevenzione ( purtroppo scarsamente valorizzata), considerata priorità nazionale nella consapevolezza di costi e bilanci.
Le povere vittime – alle quali va la preghiera di tutti al Signore, con vicinanza e solidarietà autentica - chiedono che non si dimentichi e si operi con determinazione – governo, regione, province, privati e burocrazia - al recupero della indispensabile serenità per le popolazioni e al sollecito ripristino delle zone disastrate e sfigurate: urgono (il governo è impegnato in tal senso) provvedimenti ed azioni efficaci, progetti concreti e fattibili rapidamente, senza perdite di tempo né cincischiamenti.