#331 - 27 maggio 2023
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fotografia

Una vasta scelta per un uso sapiente

Il migliore amico

di Guido Alberto Rossi

Il cane è sicuramente il miglior amico dell’uomo, ma il teleobiettivo è il miglior amico dei fotografi, utilissimo per quelli che fanno reportage, mentre per i fotografi che vivono scattando sport e gossip può essere anche paragonato ai bravi genitori, i fotografi naturalisti hanno addirittura una specie di religiosa adorazione per i loro tele, minimo da 400 o 600mm., mentre chi scatta la moda lo usa qua e là. Chi invece lavora in studio del teleobiettivo grande e grosso non se ne fa niente.

Il migliore amico

L’amore fotografo/tele è dettato da vari fattori, forse al primo posto metterei il costo, che è proporzionale alla sua lunghezza espressa in mm, lunghezza e peso specifico, ci sono anche i piccoli tele.
Personalmente incomincio a chiamare un obiettivo teleobiettivo quando è almeno di 180mm, che spesso è infiltrato in uno zoom standard 80-200mm. Al secondo posto metterei la cura con cui lo si porta in giro, quando supera i 400mm. è come girare con un bambino/a di due anni, mentre un 600 mm. un pargolo intorno ai cinque anni fino a crescere a dieci anni quando si passano gli 800 e i 1.200 mm. L’unica differenza che non hanno fame e sete e che stanno zitti; se non mi credete, prendete un 600mm. comprate un biglietto d’aereo per un bel viaggio e poi al ritorno ci sentiamo e mi raccontate.

Il migliore amico

Ovviamente ogni tele ha la sua funzione o multifunzione: non puoi scattare delle belle foto di sport (forse escludiamo il biliardo e le bocce, ma non sono poi tanto sicuro) se non hai almeno un 300mm. Se ci fate caso guardando le gare in televisione vedrete dei poveri cristi che sono carichi come i muli degli alpini ed in genere si portano al collo ed in spalla almeno quindici chili di attrezzatura.

Il migliore amico

Con l’invenzione dell’autofocus scattare con i lunghi tele è sicuramente più facile e si fanno molte foto più belle, aggiungiamoci i corpi macchina dotati di motori che scattano a mitraglia e la funzione video, da cui si possono trasformare i fotogrammi in foto e più o meno chiunque pesi più di settanta chili può trasportarli e dire di fare il fotografo.
Non per fare il solito vecchio nostalgico: una volta era più difficile.

Il migliore amico

Prendiamo in considerazione per poche righe i fotografi naturalisti, quelli che hanno la capacità di stare ore nascosti in un nascondiglio di foglie alla mercè delle zanzare per ore e ore aspettando che un uccello spicchi il volo o che un leone sbadigli in luce giusta e quando non scattano trasportano, come i dannati di Dante, decine di chili di ferraglia vetrosa. Se però vediamo una gran bella foto di animali o di natura, capiamo che la fatica, paga!

Il migliore amicoIl migliore amico

I fotografi di gossip, chiamati popolarmente “Paparazzi”, termine che non mi piace e che sminuisce dei bravi e seri professionisti, fanno più o meno le stesse fatiche e appostamenti dei fotografi di animali, con la differenza che scattano umani VIP e devono nascondersi anche dai body guards che sono grandi e grossi e ben pagati per scovarli e cacciarli via. Alle volte finiscono anche in tribunale per aver violato muri o privacy. (vedi Harry & Meghan)

Il migliore amicoIl migliore amico

A volte questi fotografi usano anche teleobiettivi da 1.200mm. magari anche con duplicatori di focale, arrivando così a 2.400 mm. Spesso gli capita che a causa di infelici situazioni di luce le foto non siano perfette, ma vanno bene lo stesso, specialmente se colgono un bacio proibito.
Io per il reportage di viaggio, ho usato e uso molto i teleobiettivi, il mio preferito è un vecchio Nikon 400 mm. con messa a fuoco manuale, lo trovo perfetto per scattare nelle città e qualche volta dei paesaggi, utilissimo anche per fare della street-photo.

Il migliore amico

Fotografando in giro per il mondo, servono tutti gli obiettivi dal grand’angolo al super tele, ovviamente a secondo del soggetto che s’intende riprendere; mi sono spesso trascinato dei grossi tele, per magari utilizzarli una sola volta, ma quella volta meritava. Dimenticavo di dire che insieme ai grossi tele, bisogna anche utilizzare e quindi portarsi dietro ingombranti cavalletti. I grossi tele, sono sconsigliatissimi ai fotografi di guerra, possono facilmente essere scambiati da qualcuno per lanciarazzi e quindi può finire molto male.

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