Senza freni
Una ininterrotta polemica dentro e fuori dal Parlamento
di Amanzio Possenti
Non c ‘è un solo motivo politico (salvo, in parte, l’invio di armi all’Ucraina) che riesca a tenere pur provvisoriamente unite tutte le espressione partitiche: tra maggioranza e minoranze parlamentari è scontro continuo di opinioni, legittimo: ma quanto utile alla collettività che cerca risposte alle rispettive necessità?
E’ polemica ininterrotta a go-go, senza sosta. Il fatto che non ci sia mai un strumento di possibile incontro sulle modalità di azione lascia perplessi i cittadini, anche se di contrapposti orientamenti.
Va aggiunto un altro argomento che accentua la precarietà dello ’scontro’ : mi riferisco alle dichiarazioni-stampa, affermazioni ed interventi rilasciati da questo o quel personaggio con ruoli di responsabilità: accendono o riaccendono le tensioni verbali e aprono ogni giorno scenari di dibattiti a sorpresa, che sovente cancellano nella memoria popolare quelli immediatamente precedenti (da ‘recuperare’ nel corso di successive contrapposizioni critiche...).
Questa dialettica senza freni, alimentata talvolta da errori di impostazione o da punti di vista estremi o poco informati, non evidenzia, nelle parti in contrasto né forza comunicativa coerente né prospettiva di visione obiettiva. Spingendo ognuno dalla propria parte elettorale, si rischia di ‘non mettere a terra’ (come si dice abitualmente) il problema in discussione. Con quale risultato? Moltiplicare la confusione, suscitando perplessità nei moltissimi non addetti ai lavori.