Libro curioso di 600 pagine e del peso ...di 2 chili e mezzo...
Vita nella terra dei nonni
La Bassa Bergamasca fra Ottocento e primi Novecento
Storie e personaggi rivissuti sui giornali dell’epoca
di Amanzio Possenti
E’ stato pubblicato nei giorni scorsi il libro del dottoi Marco Facchetti, trevigliese abitante a Romano(Bg), dal titolo suggestivo e stimolante ’Cronaca a Treviglio e dintorni al tempo dei nonni’, un volumone di 596 pagine fitte, che non solo è ponderoso (pesa 2 chili e mezzo!) ma talmente ricco di notizie da diventare un compagno di viaggio idoneo a raccontare storie inedite e personaggi originali vissuti fra l’Ottocento e la prima parte del Novecento.
Perchè idoneo? Perché lo sforzo - immane a dir poco - di scrittura e di sfoglio di migliaia di testi è stato compiuto da Marco Facchetti su testate dell’epoca analizzata: Trevigliese Gazzetta, Cronaca Trevigliese, il Risveglio, il Campanile, Il Popolo Cattolico, L’Eco di Bergamo. Da qui l’ampiezza del racconto, che spaziando nel milanese, nella bergamasca, nel cremasco e nel lodigiano, in mezza Lombardia – recupera - scrive l’Autore - ‘eventi gioiosi, gravi pericoli, tragedie ,episodi di grande generosità e romantici, crimini ma anche episodi curiosi’.
Tra i molti modi grazie ai quali si racconta la Storia - nazionale o locale - ce n’è uno che consente non solo di reincontrare il passato argomentandone lo sviluppo cronologico, anche di rivisitarlo - tra arguzia e senso mediatico - nella sua struttura ed essenza quotidiana, perlopiù sfuggente alla storiografia scientifica, fondando la ricerca sulla rilettura e la riproposizione appunto di testi giornalistici di un’epoca. Non un metodo riduttivo, anzi penetrante.
Accade che la cronaca lontana, riportata a galla, divenga Storia, facendosi oggetto di coinvolgimento e proponendosi memoria condivisibile agli occhi di chi legge oggi. Il remoto non resta ancorato alle tipologie del suo tempo bensì entra nello spirito contemporaneo, nutrito dei gusti caratteristici di ieri. La lettura, selezionata e arricchita di topografia e di sensibilità reimmersa, si trasforma in cordiale ricontatto di umanità e di partecipazione.
Marco Facchetti, ritagliando uno spazio storico-cronachistico definito, pone sotto la sua lente un dossier variegato nel quale la cronaca spicciola diventa obiettivo da ritrasmettere e da rivalorizzare, testimonianza di un mondo ricco di curiosità avvincenti.
Episodi garbati e gradevoli si mischiano ad avventurose vicende, personaggi simpatici, onesti, semplici e tradizionali da vita paesana si scontrano - in un indice di trenta capitoli - con epigoni di furbizia, di forza e di camarille, amori autentici con altri poco onorevoli, azioni dignitose con le disgustose, politiche chiare con scelte discutibili quando non accettabili, speranze e delusioni, tensioni ed emozioni, gioie e sofferenze, tempeste sociali e climatiche, chiacchiere e regole, governi, governanti e governati, crimini esecrabili e gesti di bontà, raffinatezze e grossolanità, cibi squisiti e proposte culinarie da cucina popolar-familiare, amministrazioni virtuose e spendaccione, notizie clamorose e illazioni, errori e passionalità, episodi di sangue e gesti di pace, scontri fra ricchezza e miseria, accordi e disaccordi, ansie e prospettive, dissapori curiali e comportamenti censurabili, attentati o quasi e sciagure, insomma un coacervo di vite, di allarmi, di attese, di soluzioni, di tentativi, di promesse, di proteste e di sguardi sul domani. Il tutto fra amicizie rasserenanti e preziose e pari cumuli di bugie e di tentazioni.
Compiendo un ammirevole sforzo (tre anni pieni di lavoro fra ricerca di documenti e di interconnessione fra fatti, cose, elementi, uomini e donne ) l’autore ricostruisce un secolo e più di storie tolte da testate di casa nostra armonizzandole con il clima culturale e sociale nazionale. Vengono così rivisualizzate un‘epoca e una realtà riproposte sotto i fari del bello e del brutto e del così è. Utilizzando, con proprietà e fedeltà, appunti rinchiusi in pagine fitte di informazioni datate e riguardate con animo di ascoltatore-narratore, Facchetti sembra essersi impegnato non solo a riposizionare quella Storia, rigenerandone lo stile, ma anche a farne testimonianza di viva partecipazione: poiché tutto è Storia, e dunque insegnamento, anche il più piccolo dei frammenti, da non disperdere.
Si rispalancano con questo libro - lontano da quelli della storiografia ufficiale - un’era e una civiltà che, sicuramente dimenticate, appaiono portatrici di un immutato ‘dna’, fatto di tanta voglia di esserci, di partecipare, di vivere da protagonisti: nonostante tutto. E Facchetti ne ridisegna tipicità,sentimenti, gusti,sapori e problematiche.