#326 - 18 marzo 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Attualità

Per uno sguardo concreto
di amorevole e condivisa vicinanza

Un Dio presente

di Amanzio Possenti

Un Dio presente

Mostrare a tutti che Dio è presente, è l’invito di Francesco ai sacerdoti affinchè sia chiaro che ‘Dio è per tutti non per un gruppetto’.
Diciamoci la verità: troppo spesso pensiamo (sbagliando) di sentirci preferiti a confronto con altri, quando è evidente che l’amore di Dio non fa preferenze. Mentre nessuno può sfuggirgli, Dio è con ciascuno. E’ un Amore tanto grande e infinito da... travolgerci nel nostro animo inquieto e un po’ superbo. Fa benissimo Francesco a ricordarcelo e ad ammonirci in merito, sollecitando ad uno sguardo di amorevole e condivisa vicinanza.

Un Dio presenteUn Dio presente

Il criterio che purtroppo domina sembra quello che ci fa sentire ’giusti’ ...a differenza del prossimo messo sotto giudizio e ‘selezionato’ a seconda di evenienze, di contingenze, di comunanze personali.
Lo si avverte ascoltando certe opinioni su persone straniere in difficoltà, quasi che il bene sia patrimonio nostrano e non riguardi la generalità: è una forma di ‘razzismo spirituale’ latente che ci fa sentire ‘padronì’ anziché fratelli.
Urge ‘ripassare’ ogni giorno la lezione di cristianesimo vissuto...

Un Dio presente

Le molte chiacchiere, talvolta divisive, raccolte nei talk show Tv e radiofonici e sulla stampa a proposito della doverosa accoglienza da destinare ai bisognosi di qualsiasi nazionalità, ai migranti e ai naufraghi in situazioni drammatiche, indicano la necessità di sentirci pienamente figli dello stesso Padre e fratelli, oltre i nostri (avari e stolti ) criteri di differenziazione. Accoglienti per intero non a metà, esorta il Vangelo.

Un Dio presente

La terribile tragedia di Cutro-Crotone - al di là di valutazioni e polemiche politiche, mentre vede aperte tre inchieste e segnala meritevole di lode e di gratitudine la solidarietà e la pietà esercitate ai vari livelli di intervento e di soccorso, dai cittadini alle istituzioni, verso le molte vittime e i loro familiari nel dolore - induce a riflettere su pensieri, scelte e comportamenti in tema di accoglienza affinchè questa si manifesti quale desiderio concreto di amore disponibile. Nel rispetto delle leggi e nella gioia della fraternità accogliente, non dimenticando che quest’ultima rende umana e possibile la vita di tutti, dandole senso e rinnovato valore.

Un Dio presenteUn Dio presente

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