L'iniziativa del Diario di Conoscenda 2023 - Edizioni Conoscenza
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Compiuta Donzella
La ribellione al matrimonio forzato
"Lo padre mio mi fa stare pensosa,
ca di servire a Cristo mi distorna:
non saccio a cui mi vol dar per isposa”
Secondo l’Enciclopedia delle donne Compiuta Donzella, vissuta a cavallo tra XII e XIII, è stata la prima poetessa in lingua volgare italiana.
Ci sono poche notizie sulla vita e molti dubbi sul suo nome che forse era uno pseudonimo. Di lei ci rimangono 3 sonetti. Stesso oblio toccato d’altronde ad altre poetesse del suo tempo, come Nina Siciliana.
Si sa che visse a Firenze e, dalle poesie rimasteci in stile trobadorico, apprendiamo che conoscesse la poesia di scuola siciliana.
Dallo scambio di lettere con i poeti coevi Guittone d’Arezzo e Chiaro Davanzati emerge che fosse conosciuta e stimata, ma si sa che le vennero dedicati sonetti e poesie da artisti suoi contemporanei per celebrare la sua bravura e le sue virtù. Eppure la sua fama non ci è stata tramandata e qualcuno ha messo in dubbio la sua esistenza – una donna poetessa! – fugato dal riconoscimento di Francesco De Sanctis.
Come molte donne del suo tempo pare avrebbe voluto entrare in convento per sfuggire al matrimonio imposto dal padre. Prima del Concilio di Trento le donne in convento studiavano e lavoravano e, soprattutto, si autogestivano. A meno di non unirsi a un uomo davvero amato, come traspare dai suoi versi. Questa scelta di libertà, pare, a Compiuta non riuscì.
-I sonetti di Compiuta Donzella sono raccolti nel Codice Vaticano 3793.
-Un articolo esaustivo su Compiuta Donzella, corredato da una ricca bibliografia
è stato scritto nel 2014 da Daniele Cerrato dell’Università di Siviglia,
in Estudios Románicos, vol. 23.