La pittura su cemento modo nuovo di esprimersi
Cacciola e Uncini
di Amanzio Possenti
La qualità e la forza narrativo-estetica del cemento nell’opera d’ arte sono i segnali manifesti, e da anni,
nella poetica e nella espressione del pittore Enzo Cacciola, Maestro di una scelta pittorica che trova le
origini culturali nella cosiddetta pittura analitica.
Cacciola, artista di rango, sta proponendo le sue strutture
in cemento, di pittura, non di scultura, ad ArteFiera di Bologna in una mostra facente capo al progetto di
Armando Gori Arte e di Leonardo Marchi in collaborazione con Archivio Uncini, che presentano la rassegna
‘Strumenti e superfici del cemento’, novità assoluta.
Con Cacciola – con forti impegni espositivi anche
internazionali nonchè sindaco di Roccagrimalda(Al),con il che alterna l’arte alla amministrazione - espone
un altro grande e importante protagonista del cemento in arte, Uncini.
La bellezza e la novità della esposizione consiste nel fatto che finora i due artisti non avevano mai esposto opere insieme, scrive Bruno Corà nel catalogo, in un interessante esame critico- storico che ripercorre la storia della pittura su cemento quale materia di espressione e di scelta estetica. Sulla linea per altro di grandi artisti che hanno trattato materie inedite per l’arte, scoprendovi il valore e l’utilizzo, da Medardo Rosso a Boccioni a Burri...
Cacciola e Uncini, due stili, due parametri d’espressione, due poetiche, due realtà, due risorse artistiche, mentre entrambi amano ‘raccontare’ e donare gusto e poesia : e lì incontrano la bellezza entusiasmante dell’invenzione.