Rispetto e confronto
tecnologica e social
di Amanzio Possenti
L’invasione tecnologica dei social sta determinando un brusco capovolgimento nella prospettiva dei rapporti fra fatti, persone e informazione: siccome non sempre sussiste la capacità di autocontrollo, e ognuno vi si butta senza preventiva valutazione, si generano situazioni anomale con la liberalizzazione di chiacchiericci pericolosi.
Nonostante gli inviti a prestare attenzione - giuridica ed umana - a quel che si
scrive, le parole corrono nella velocità del negativo e si trasformano in opera di disinformazione.
Il modo di comunicare è essenziale nella quotidianità, da esso dipende molto dell’agire e delle scelte: la
esposizione a verbosità che si sovrappongono a pensieri-parole di dialogo rompe l’equilibrio di civiltà e
immette nel circuito del confronto elementi inaccettabili, assurdi.
Il principio della informazione si fonda sul rispetto di persone e di opinioni e domanda attenzione alle qualità ed attitudini del confronto fra idee diverse ed opposte; è un principio democratico e culturale, con implicazioni etiche di partecipazione, personale e comunitaria, non è un monologo aprioristico e pregiudiziale di un punto di vista, magari nutrito di passionalità unilaterali.
Purtroppo capita frequentemente di imbattersi in comportamenti censurabili, non solo sui social.
Libertà non è licenza, è soprattutto rispetto.
Il presidio di responsabilità informativa e dialogante sta nel servizio alla verità, tra rispetto e completezza -
utile alla società che intende misurarsi con quel che la attornia - non certamente nelle chiacchiere
pregiudiziali che sprofondano nell’abisso disinformativo.