L'anno nuovo e le attese
Il 2023
di Amanzio Possenti
2023, anno della speranza di pace. Così lo definisco accogliendo il richiamo di Francesco - ‘viviamo in una carestia di pace’- e confidando che i molti problemi - di guerra, di soprusi, di violenze, di ingiustizie, di terrrorismo, di corruzione - che angustiano l’umanità possano trovare soluzione positiva e condivisa.
Per noi italiani - che soffriamo la terribile guerra in Ucraina, da dove si aspettano segnali di tregua e di trattative, di diplomazia e di buona volontà, mentre la popolazione è devastata da bombe, morte, orrori e insicurezza - l’attesa si manifesta anche rispetto alle prospettive economiche preoccupanti, a causa di bollette e costi esagerati dell’energia, e ad un’inflazione che corrode e ‘mangia’ le disponibilità soprattutto delle persone in povertà o in difficoltà. Siccome i livelli di miseria materiale sono sempre più diffusi (5 milioni e mezzo di poveri, una tristissima condizione), la speranza è che la sperequazione sociale che affligge troppa gente - giovani inattivi e famiglie nel disagio quotidiano - finalmente incontri una inversione di marcia che ridoni fiducia e impegno di ripresa. Contando sul contributo sostanziale( e sostenitore) del Pnrr, sull’attenzione dell’Europa e della Bce nonché su una vigilanza propositiva (non solo enunciativa) del governo, possiamo trarre auspicio verso un confortante cammino il cui obiettivo siano la crescita e la presenza di sufficienti antidoti contro disoccupazione e deboli occasioni di lavoro.
Se la pace resta la finalità principale dell’itinerario – essa significa non solo convivenza serena, anche sensibilità e apertura al progresso comune e alla civiltà dei rapporti nella società tesa al bene generalizzato e alla riduzione delle disparità – il Paese mira ad uscire dalle secche dei problemi irrisolti, molti purtroppo: da una tassazione giusta ed equilibrata che consenta il perseguimento di tanti e utili progetti a pensioni idonee per ex lavoratori costretti a vita poco dignitosa in assenza di sostegni adeguati, da una politica attiva e variegata verso i giovani che stentano a trovare occupazione rassicurante al bisogno di ridare forza alle famiglie attraverso un recupero di natalità purtroppo sprofondata a bassissimi livelli, da un costo della vita non più soggetto ad un mercato speculativo ad una sicurezza sempre più certa e sostenuta nelle città e nei paesi.
Confidando nell’aiuto fondamentale del Signore affinchè il cammino, che si spera proficuo e nel segno dell’amore reciproco, sia continuamente benedetto.