Visioni, esperienze vissute reinventate nell’atto irripetibile ed entusiasmante del creare.
Milano - Installazione di Gaetano Fiore
Mostre al cubo
Trasparenze e Trascendenze
di Amanzio Possenti
Il Pacta dei Teatri Salone - Mostre AlCubo, presenta la mostra di Gaetano Fiore Trasparenze e Trascendenze, visioni, esperienze vissute reinventate nell’atto irripetibile ed entusiasmante del creare.
Fino al 4 Dicembre 2022, la mostra organizzata da Fulvio Michelazzi presenta un'installazione e un video.
"Trasparenze e trascendenze s’intersecano e incrociano senza posa, ci interrogano in una vicenda alterna di presenza/assenza, pienezza/vacuità, fisicità/immaterialità, realtà/astrazione, spazio/tempo".
Questo è il senso dell'opera, già presentata a Portogruaro Venezia, per il germanista Andrea Petrai che è anche autore e voce narrante del testo lirico su accompagnamento musicale di Marco Fiore nel video di commento alla mostra.
Trascendenza non metafisica quella dell’installazione artistica di Gaetano Fiore, bensì immanente e totale, resa in maniera decisamente più nervosa, estemporanea, con la predilezione di colori acrilici rispetto agli olii.
Di forte impatto, quasi drammatico e talora spettrale, essa rimanda a un'antica modernità che affiora dal sommerso alla superficie di tele di lino e juta non trattate.
I riferimenti pittorici sono adesso Gaetano Previati e Graham Sutherland nella prospettiva di un nuovo spazialismo dinamico. Una fase questa per Fiore in cui la teatralità della rappresentazione ricorda il fotogramma cinematografico che, una volta isolato, si sgrana all'aria nello srotolarsi della pellicola.
Per citare l'artista Gaetano Fiore in persona, le sue opere altro non sono che "composizioni che hanno una loro particolare centralità. Le sfumature, le tracimature e le sbavature del colore hanno lo scopo di integrare e dissolvere le forme. L’amalgama generale, ottenuto dal controllo del colore, restituisce, in alcuni punti delle opere, in varchi appena percettibili, la luce; le trasparenze lasciano allora intravedere l’oltre, e il colore diventa pericolosamente vibrante".
“Trasparenze e trascendenze”, ambientazione doppiamente scenica, opere che diventano quinte e che, accavallandosi l’un l’altra, generano visioni per poi progressivamente sfumare in una dimensione altra, oltre la contingenza, lasciandoci sulla soglia di un sacrario in attesa di una rivelazione che forse potrebbe arrivare.