Letter@perta
Boemia 1350 – 1393
Giovanni Nepomuceno
Santo protettore dei ponti e dalla maldicenza
di Dante Fasciolo
La tua città è Nepomuk
e tuo padre, un giudice del luogo, subito intuisce
la tua intelligenza e la tua volontà
e ti fa studiare in convento dai cistercensi.
Ma la cittadina ti sta stretta,
prima Praga e poi Padova ti attendono
per completare gli studi teologici
e presto sei dottore in diritto canonico.
Cultura e capacità oratorie di danno fama,
sei ammirato quando predichi saggezza.
Re Venceslao ti vuole accanto a sé
e la regina ti sceglie come confessore e guida spirituale.
A corte la vita non sprigiona serenità:
il Re si mostra cattivo, burbero e vizioso;
consuma il suo tempo da fannullone,
ma c’è da aver paura a chiamarlo cosi.
Sono numerose le volte che intervieni
per calmare la sua ira e per sollecitarlo al bene,
ma sempre ricade nell’abisso del sospetto
che tutti – come lui – si comportino scorrettamente.
Perfino la regina, Giovanna di Baviera, è tra i sospetti del Re;
dietro la sua bontà d’animo potrebbe nascondere
comportamenti disonesti…altrimenti,
perché così spesso si confessa a Giovanni?
Certamente mi tradisce, poi confessa,
e racconta tutto al prete…dunque lui sa,
e questo pensiero lo tormenta, vuole sapere anche lui…
e deciso ti affronta, incredulo padre Giovanni.
Il segreto del sacramento ti impedisce di parlare,
spieghi a Venceslao che c’è un Re più importante
a cui devi obbedienza ed onore…e la tortura inflitta
non piega il tuo cuore e la tua volontà.
Vieni gettato infine nel gelido fiume Moldava
ma il tuo corpo senza vita brilla di luce sulla riva
dove moltitudini di persone accorrono
e ti invocano già santo protettore.