#318 - 19 novembre 2022
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerà fino a NATALE e le Festività del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrà in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Costume e Società

Incontro verso scontro

Confronto vis-à-vis

Dialogo

di Amanzio Possenti

Dialogo

Se il dialogo è indispensabile in ogni contingenza, da quella culturale alla socio-poiltica passando tra le persone che ci vivono accanto o nelle vicinanze, diventa incomprensibile l’atteggiamento di scontro che caratterizza negativamente questo tempo. Raramente si cerca il confronto, preferendosi il duro vis-à- vis, quando non la lingua in libertà.

Mentre ci si lamenta delle difficoltà che scaturiscono da un clima umano dove spesso non avviene incontro, frutto del desiderio di stare insieme in pace e in armonia, si grida altrettanto facilmente al disagio che accompagna le giornate fatte di troppi e deliberati ‘no’ al prossimo. Nondimeno non si pratica la strada dell’apprezzarsi reciproco, imparando a rispettarsi e a non dare giudizi trancianti e pesanti allo scopo di far prevalere il proprio ‘Io’.

Dialogo

Non che si debba dire sempre sì, sarebbe stolto e limitativo; tuttavia se la scelta aprioristica contraria, portatrice di affanni e sofferenze, pesa su chi ne è destinatario, si fa onerosa anche per chi agisce tramite comportamenti pregiudiziali.
Se nell’ arengo politico lo scontro è purtroppo abituale e strumentale e ne osserviamo le insopportabili conseguenze, sarebbe cosa buona evitarne la tipologia nella quotidianità dei rapporti sociali.
Per riuscirci è essenziale guardarsi negli occhi, riconoscersi fratelli, capire che l’amore, il rispetto, la partecipazione, l’umiltà segnano umanità e norma del cristiano.
Il dialogo tornerebbe protagonista, restituendo il sereno ad un mondo inquieto e insofferente.

Dialogo

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