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Guerra e nucleare - IL violino del mare - Lucca Comics - Giuseppe Verdi
-Guerra e nucleare - l’appello del Presidente Cei Cardinale Zuppi ad Assisi Il ‘lupo terribile’ da addomesticare per un impegno prezioso di Pace, bisogno assoluto.
Il valore simbologico di questa frase del presidente Cei Cardinale Matteo Zuppi ad Assisi, nel segno di San Francesco, tesse un rapporto nuovo con il bisogno universale di pace. Addomesticare il lupo significa donare all’umanità in pericolo una speranza che si coniuga con la fuoriuscita dal terrore di un conflitto che, con le bombe nucleari, avrebbe esito terrificante, una catastrofe globale.
Si discute molto in questi giorni del possibile uso, da parte della Federazione Russa nella interminabile ed atroce guerra in Ucraina, di armi tattiche atomiche che, se lanciate, avrebbero un vigore mortale e distruttivo maggiore di quello che ebbe l’atomica su Hiroshima nel 1945. La reazione, anziché di invito forte alla deposizione della abominevole scelta nucleare e di recupero del dialogo per la pace, è che la forza atomica occidentale di contrasto cancellerebbe, in risposta, intere comunità. Pochi sembrano ascoltare l’appello di papa Francesco - costante, ininterrotto, giornaliero, deciso e profondamente in linea con le richieste dell’umanità angosciata - di evitare un disastro mondiale inseguendo un sogno -assurdo-di potenza dimostrata. Dalle conseguenze inenarrabili ma immaginabili. Sarebbe la terza guerra mondiale dagli esiti apocalittici, che purtroppo, pur se a pezzi, è tuttora in atto, ’lupo terribile’ che divora e schianta.
Pace: è necessità ineludibile che, se è vero che tutti - Stati, governi, popoli - dichiarano di auspicare e voler promuovere, tuttavia se ne avverte la difficoltà a perseguirla. Perchè? Troppi, sbagliando e non confidando, la considerano una chimera, qualcosa di irraggiungibile, tenuto conto dell’orgoglio umano : eppure se non la si cerca con fermezza fiduciosa, senza sosta, essa rischia grosso, di restare obiettivo da proporre ma dal quale distanziarsi seguendo la strada contraria del sogno di potenza.
La pace deve nascere nei cuori, ammonisce Francesco, e in essi svilupparsi tra amore e preghiera: se non si accoglie questo criterio e non lo si pone con determinazione in cima ai nostri desideri trasformandoli in speranza viva, il buio si affaccia all’umanità, E le previsioni sarebbero di sofferenza universale, di precipizio immane e sotto gli occhi sgomenti di tutti: con quali prospettive per l’umanità che invece chiede a voce unanime e insistente : pace? (Amanzio Possenti)
Il “Violino del mare”
Lo scorso 4 febbraio, Papa Francesco, in Vaticano, ha benedetto il primo violino – il “Violino del mare” – costruito con il legno delle imbarcazioni dei migranti giunti a Lampedusa. Strumento con il quale Carlo Maria Parazzoli, primo violino dell’orchestra nazionale dell’accademia Santa Cecilia, ha eseguito, per il pontefice, un’opera inedita del compositore Nicola Piovani. Il progetto Metamorfosi è promosso dalla fondazione Casa della speranza e delle arti ed è stato realizzato in collaborazione con il ministero dell’Interno, l’agenzia delle accise e la casa di reclusione Opera che ospita un laboratorio di liuteria e dove sono già arrivate, da Lampedusa, 30 barche. A Roma, martedì 18 ottobre, in occasione della diciassettesima Festa del Cinema, verrà proiettato il cortometraggio “Metamorfosi: un canto del mare“, per la regia di Giovanni Pellegrini.
-Lucca Comics 2022: Dal 28 ottobre al 1° novembre 2022 torna l'atteso appuntamento con Lucca Comics, la fiera internazionale dedicata al fumetto, all'animazione e ai giochi. Tra gli ospiti presentii quest'anno c'è anche una grande star internazionale, il regista Tim Burton. Presenterà la sua nuova serie Mercoledì dedicata alla terribile bambina della famiglia Addams, con protagonista Jenna Ortega, disponibile su Netflix dal prossimo 23 novembre. Lunedì 31 ottobre sarà trasmesso in anteprima a Lucca Comics il primo episodio dell’attesissima serie.
Burton è l’ospite più atteso, ma le celebrities non mancano. Il 30 ottobre saranno a Lucca Denise Gough e Kyle Soller per parlare di Andor, la nuova serie targata Disney+ che esplora la galassia di Star Wars.
-Rivivere Giuseppe Verdi sotto il profilo della pittura e contestualmente testimoniare il valore espressivo della grande musica operistica: su questa scia è nata ed è visitabile la mostra ‘Giuseppe Verdi forever’ proposta dal pittore-scenografo Gian Luca Tirloni di Treviglio(Bergamo) al Centro San Bernardino di Caravaggio. E’ un inedito revival del celebre musicista, non solo grazie ai 48 dipinti esposti - bozzetti, scenografie, ritratti - anche in virtù degli interventi alla presentazione dei relatori le cui affermazioni dimostrano come la memoria di Verdi sia non solo di uno straordinario musicista bensì di un personaggio che tramanda e conserva pienamente la sua attualità. Ed anche – si è sottolineato - la piena italianità. I dipinti di Tirloni narrano di un protagonista tuttora ‘vivo’ fra noi, amato per la forza di una musica che travalica i tempi e assume bellezza e fascino nuovi, senza tempo.
Ognuno dei dipinti di Tirloni è un racconto di esperienze maturate fra la sensibilità del pittore e l’entusiasmo di ritrovare nella lirica verdiana le ragioni di una scelta estetica la quale, espressa con coerenza e fedeltà alla figura, è raccontata in stile contemporaneo e proposta come universale testimonianza del Bello. Fra i volti dei grandi della operistica- da Verdi a Wagner a Von Karajan ed altri - e i bozzetti di scena di opere fra le più celebri - dal Nabucco al Trovatore, dalla Traviata ad Aida,alcune con d ata – a cifra tonda - si sviluppa il gusto narrativo di Tirloni; da scenografo di rango che si appella al Bello non solo al funzionale, l’artista percorre la via del pittore dai tocchi semplici e delicati, tra cromie tenui e mai esaltative, dolcemente rivissute fra composizione, spazio e volumi impreziositi dal con tenuto del dipinto. In mostra anche quadri di tipo religioso a conferma della duttilità espressiva di Tirloni e della attenzione a fede e spirito.
A sostegno dell’opera pitto-scenica dell’artista trevigliese - già allievo di Brera e dell’Istituto d’arte di Bergamo nonché docente alla Fantoni - hanno partecipato alla cerimonia inaugurale Marco Mologni, presidente della associazione ’Amici di Von Karajan’ di Desio(intenso excursus storico-esistenziale su Verdi),Mino Carrara, giornalista ( puntuale recupero storico dell’Italia ai tempi del compositore), monsignor Amedeo Ferrari, consulente ecclesiastico Ucid Treviglio( sottolineati i valori dell’ascolto e dello spirito) ,l’assessore comunale Claudia Ariuolo(Caravaggio è orgogliosa di questo appuntamento culturale) e il past president Guido Guidi del Rotary Club Treviglio e Pianura, nonché il sottoscritto(sugli aspetti dell’arte di Tirloni). Fra i promotori dell’evento, il Comune di Caravaggio quale patrocinatore e l’Unione Ex allievi don Bosco di Treviglio. (Amanzio Possenti)