I problemi avanzano a tutto gas
Settembre
di Amanzio Possenti
Settembre è tradizionalmente un mese difficile e quest’anno lo è ancora di più, per vari motivi.
Non per il fatto meteorologico – cambio di stagione - né per i problemi post feriali legati al rientro, soprattutto per la ‘questione gas’ ed energia e per il momento elettorale sopravvenuto in extremis e senza precedenti. Con un’aggiunta allarmante: inflazione più 8,4%, il massimo dal 1985, un brutto segnale.
Il ’tema elezioni’ prevede attenzione alla fase di presentazione dei programmi ed è certamente l’aspetto-clou sul quale soffermarsi, per capire e condividere, a seconda della lettura delle proposte, e per trarne conseguenze sulle decisioni di voto.
Questi giorni sono dunque delicati rispetto al futuro del Paese e alle impostazioni che ciascuno può dare a livello di orientamento personale e comunitario.
La ‘questione gas’ è dirompente e drammatica: tutti ne subiamo gli effetti deleteri sul razionamento, sul peso economico, sulla attività casalinga o imprenditoriale, sulle bollette devastanti, su un cambio di passo nella normalità di sempre. Se restiamo a guardare, pronti ad interventi necessari - da osservare – perpetuiamo però la preoccupazione ove i costi all’insù non fossero bloccati e resi accettabili. L’Italia si sta battendo con parte dell’Europa per un limite concordato al prezzo di mercato.
Settembre, nonostante tutto, sembra avere un’”anima” positiva: apre le porte a stagioni nelle quali si potrà mettere a frutto il ricavato dall’entusiasmo primaverile-estivo, quando il tempo ci ha donato il meglio per la nostra serena e speranzosa attesa del domani.