#313 - 3 settembre 2022
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Analogie col nostro tempo

Babele

di Dante Fasciolo

“Venite, facciamo mattoni…
Venite costruiamo una torre fino alla fine del cielo…”,
l’opera inizia, al servizio del Re.

Forti braccia, mattone su mattone, la torre cresce
al pari dell’orgoglio e della supponenza…
Dio, che tutto vede, punisce l’invisibile.

Ora nella torre, improvvisamente, si contano a iosa
linguaggi sconosciuti, vuote parole altisonanti…
l’opera perde lo splendore e la sua gloria.

Diciamoci la verità, noi, possiamo negare
di sentirci cittadini confusi di una torre
carica di effimere e nebulose conquiste?!

La scienza, la tecnica. Il sapere
trottolano audaci, intrecciano iperbole…
sprofondano, da basso, incertezze e disagi.

L’abisso muta i suoi misteri e le sue paure,
trasforma la propria fisionomia
in un labirinto, un vortice… una babele.

Una Bibbia terrena ci narra il sopito, il non detto
nascosto tra i dedali di una nuova città verticale
che decanta il successo, mentre deride la vita.

Filone di Bisanzio nega alla vera Torre di Babele
di figurare tra le Sette Meraviglie del Mondo,
e inserisce inesistenti Giardini Pensili di Babilonia.

Quante analogie con il tempo che viviamo,
si scarta la verità, si accredita il falso…
Non si scorgono al nostro orizzonte
né un nuovo Carlo Magno desideroso
di costruire una Nuova possibile Torre,
né una nuova regina Semiramide capace
di raccogliere rose fresche tutto l’anno.

Babele

Gli inesistenti Giardini di Babilonia

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