#102 - 1 settembre 2014
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

La Cosmographia de l’Affrica (1526)

Giovanni Leone Africano – Aracne editore
a cura di Gabriele Amadori – prefazione Federico Cresti

Giovanni Leone Africano (1494-1535?) o semplicemente Leone l'Africano, nome con il quale è conosciuto in Occidente Hassan Al-Wazzan, giunse in Italia nel 1518 prigioniero di una nave di corsari cristiani.
Persona colta, grande viaggiatore e ambasciatore del sultano di Fes, entrò nelle grazie del papa Leone X da cui ricevette il battesimo. Forse su invito dello stesso pontefice iniziò a redigere in italiano la Cosmographia de l'Affrica, un dettagliato ed esteso resoconto dei suoi viaggi attraverso il nord Africa e l'area sahariana.

L'opera evidenzia molteplicità di interessi, grande realismo e vivacità descrittiva, dentro un tessuto narrativo ricco di aneddoti e vicende avventurose. Il testo di Leone venne dato alle stampe da G.B. Ramusio nel 1550 all'interno della sua raccolta Navigazioni e viaggi e più volte ristampato nel corso dei secoli e tradotto nelle principali lingue europee. Nel 1931 comparve un manoscritto, datato 1526, ora nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (Ms. V.E. 953) contenente la Cosmographia di Leone: non si trattava dell'autografo tanto cercato, ma probabilmente di una copia diretta dell'originale.

Esso diverge in molti punti dalla versione a stampa di Ramusio, sia sul piano del contenuto sia, soprattutto, su quello linguistico – formale, ma appare senz'altro più vicino alla visione e al pensiero del suo autore. Ad oltre 80 anni dal rinvenimento, si è finalmente giunti all'edizione integrale del manoscritto, l'unico esistente della Cosmographia di Leone l'Africano.

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