La Cosmographia de l’Affrica (1526)
Giovanni Leone Africano – Aracne editore
a cura di Gabriele Amadori – prefazione Federico Cresti
Giovanni Leone Africano (1494-1535?) o semplicemente Leone l'Africano, nome con il quale è conosciuto in Occidente Hassan Al-Wazzan, giunse in Italia nel 1518 prigioniero di una nave di corsari cristiani.
Persona colta, grande viaggiatore e ambasciatore del sultano di Fes, entrò nelle grazie del papa Leone X da cui ricevette il battesimo. Forse su invito dello stesso pontefice iniziò a redigere in italiano la Cosmographia de l'Affrica, un dettagliato ed esteso resoconto dei suoi viaggi attraverso il nord Africa e l'area sahariana.
L'opera evidenzia molteplicità di interessi, grande realismo e vivacità descrittiva, dentro un tessuto narrativo ricco di aneddoti e vicende avventurose. Il testo di Leone venne dato alle stampe da G.B. Ramusio nel 1550 all'interno della sua raccolta Navigazioni e viaggi e più volte ristampato nel corso dei secoli e tradotto nelle principali lingue europee. Nel 1931 comparve un manoscritto, datato 1526, ora nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (Ms. V.E. 953) contenente la Cosmographia di Leone: non si trattava dell'autografo tanto cercato, ma probabilmente di una copia diretta dell'originale.
Esso diverge in molti punti dalla versione a stampa di Ramusio, sia sul piano del contenuto sia, soprattutto, su quello linguistico – formale, ma appare senz'altro più vicino alla visione e al pensiero del suo autore. Ad oltre 80 anni dal rinvenimento, si è finalmente giunti all'edizione integrale del manoscritto, l'unico esistente della Cosmographia di Leone l'Africano.