#306 - 7 maggio 2022
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
letteratura

Uno spazio in omaggio al Sommo Poeta

Endecasillabi sciolti e ritmati nella lingua dell'Urbe

La Commedia

Canto V - Prima parte - Versi 1 / 72

di Angelo Zito

Scennenno arivai giù ar seconno cerchio
più piccolo quer loco che abbracciava
ma assai più pieno de dolori e pianti.

Minosse, ossesso assatanato, ringhia,
controlla li peccati de chi entra
e s’inturcina pe’ indicà la pena.

Lo spirto che je capita davanti
confessa li mali fatti, tra li pianti,
quello capisce er peso der peccato

e pe’ndicà er posto che se merta
fà tanti giri attorno co’ la coda
pe’ quanti sò li cerchi ‘ndo’ spedillo.

Tanti stanno in attesa der giudizzio,
voteno er sacco uno appresso a l’artro
e sò scaraventati ner profonno.

“Si t’avvicini a ‘sto passo infernale”
fece Minosse quanno che me vidde,
lascianno che er traffico aumentasse,

“guarda come te môvi, a chi t’affidi,
la porta d’ingresso te pô avé ingannato!”
Ma er vate a lui: “È inutile che strilli,

nun pôi cambià er distino de quest’omo
la volontà è fija der potere,
vòrsero là così, nun fà domanne”

Mó comincio a sentí tutti li pianti,
mó sò arivato ar punto che me sento
er dolore de l’antri tutto addosso.

Qui c’è ner buio, dentro de ‘sto cerchio,
l’istesso frastuono che fa er mare,
quanno che er vento soffia a l’incontrario.

Sta tempesta infernale nun se ferma,
trascina come un vortice quell’ombre
li sbatte, li tormenta, li stravorge.

Davanti a tanta bufera ‘sti dannati
piagneno, strilleno, sò fori de testa,
bestemmieno pure er nome der Signore.

Capii che condannato a ‘sto supplizzio
era chi, ner piacere de la carne,
sfogava er primordio de l’istinto.

Come d’inverno voleno li stormi e
tutti a ‘na vorta gireno pe’ ll’aria,
così er vento sbatte li dannati,

chi sú, chi giú, chi a destra e chi a sinistra,
senza sperà che ciabbino er conforto
de ‘na pena minore a quelo strazzio.

Come le gru cor canto lamentoso
fanno pe’ ll’aria una lunga fila,
così viddi ‘ste schiere de dannati

lamentasse ner vento che li porta
e chiesi a lui: “Maestro chi sò ‘st’ombre
condannate dentro a ‘sta bufera?”

“Quella che sei curioso de conosce
come è finita quà”, me disse pronto,
“fu imperatrice a genti più diverse,

tanto invorta ner vizio de la carne
che impose la libbidine pe’ llegge,
pe’ nun esse accusata de peccato.

Lei è Semiramís, sta ne li libbri,
imperò dopo Nino, su’ marito,
sopra le tere, quelle der Surtano.

L’artra che vedi s’uccise per amore,
e ar marito Sicheo je fece ortraggio;
appresso Creopatra peccatrice.

Elena è quella che per tradimento
troppo durò la guera e poi c’è Achille
vinse li troiani e perse per amore”.

e Paride e Tristano e tanti artri,
scappati da la vita pe’ ppassione,
li annominò er maestro uno pe’ uno.

Doppo d’avé sentito tanti mali,
che travorsero donne co’ l’amanti,
me vinse la pietà pe’ qquela gente.

La Commedia

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