Guerra in Ucraina 2022
Una vergogna senza giustificazioni
Carroarmato
di Dante Fasciolo
Eccolo, appena uscito, nuovo di fabbrica.
Colore indefinito, tirato a lucido,
ognuno può immaginarlo come vuole.
Ha un naso lungo, è un cannone…
10 possenti ruote che muovono formidabili cingoli,
ben oliati ma sferraglianti, ritmo discontinuo.
Fa mostra di sé: avanti, indietro, di fianco…
si muove con agilità. Orgogliosi gli uomini
che lo cavalcano, lo comandano, da dentro, da fuori.
Che meraviglia: altamente tecnologico…
si nutre di bombe e di missili
buoni per il pranzo, per la cena e spesso
per uno spuntino di notte, saporitissimo.
Eccomi, io sono io e voi…bhe! Lasciamo stare…
Do il via alle marce, faccio l’apripista,
sono molti a venirmi dietro, protetti,
moriamo dalla voglia di conoscere i cugini
usciti dalla fabbrica di fronte e già assaporiamo
la gioia di incrociare i nostri obici.
Come ominidi, corrucciati e pelosi, stringono
la loro clava d’acciaio, come un amuleto,
capace di rassicurare, proteggere e spezzare
l’altra clava…. con un più di violenza e di odio.
La clava avversa però si è infilata tra i cingoli
e li ha spezzati, ora il gioiello è immobile; peccato:
tanta intelligenza, tanta tecnica, tanta furbizia
di illustri scienziati e di orgogliosi operai,
tanto denaro… tutto, ora, immerso nel fango
di un’umile terra calpestata e mortificata.
Con il naso all’insù, contorto, ormai inutile,
ridotto a ferraglia, il carro armato guarda
il suo fuoco che brucia case scuole e ospedali…
sa che a lungo rimarrà abbandonato tra i cadaveri
di donne stuprate, di anziani trucidati,
di bimbi uccisi con l’inganno di un pelusce
che la sua fame di morte ha prodotto.
Specchio di una civiltà che muore
per un pugno di terra, di denaro, di potere,
riverbera un tempo di perduta umanità.