Tornano violenza e guerra sulla terra d'Europa
L'aggressione
di Amanzio Possenti
Carri armati a centinaia, artiglieria pesante, missili elicotteri da battaglia, bombardieri e decine di migliaia di
soldati da terra: questo l’arsenale bellico messo in campo dalla Russia con sfacciata e tragica indifferenza al
rispetto del diritto internazionale e gravissimo sfregio alla Pace nella invasione della Ucraina, Paese libero,
sovrano e indipendente, aggredito con brutalità.
Così l’Europa si ritrova di nuovo con la guerra in uno dei
suoi Paesi, per la prima volta dopo il terribile conflitto mondiale 1940-1945.
Il mondo assiste trasecolato e indignato di fronte a cotanta tracotanza. Papa Francesco ha indetto una
giornata di preghiera, Europa e Usa hanno deciso pesanti sanzioni.
Il furore delle armi, stile sovietico, sta
producendo scempio di vite umane e distruzioni.
Si sono invocate subito richieste di trattative per il
cessate il fuoco e il ritiro , le negoziazioni sono iniziate con Putin irremovibile nella arroganza del più
forte.
L’Ucraina resiste pur se colpita molto duramente; l’Italia, con l’Europa, le viene in aiuto, ‘non si volta
dall’altra parte’, sottolinea Draghi , è solidale. L’obbrobrio dell’aggressione è indicibile.
Come ha sottolineato l’arcivescovo di Milano Mario Delpini a proposito della gioia del ‘costruire insieme la Città’, l’uomo purtroppo vanifica i migliori sforzi impegnandosi nella distruzione. Le sofferenze crescono, le tribolazioni si dilatano. Tuttavia speranza e preghiera non devono venir meno, l’una e l’altra con piena fiducia in Dio. ‘Né indifferenza né rassegnazione’ dunque, la preghiera vince ‘lo strazio della impotenza’.
La Pace va perseguita sempre, è bisogno e bene irrinunciabile. Occorre dedicarvisi con slancio d’ amore fraterno contro ogni prevaricazione aberrante e disumana.