#302 - 5 marzo 2022
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Arte

Roma - Museo Crocetti 01 / 30 marzo

Gianni Testa: la Commedia

101 opere realizzate con tecnica olio su tela

di Redazione

“La visione dell’arte”, ovvero la potenza visionaria di una poesia, quella che ha inspirato l’opera di numerosi artisti e pittori nel corso dei secoli, liberamente tratta dall’opera di Dante, dalla sua poesia giovanile a sfondo stilnovista ma soprattutto dall’universo poetico inesauribile della Divina Commedia.

Gianni Testa: la CommediaGianni Testa: la Commedia

Questo è il tema al centro dell’esposizione di Gianni Testa, che per l’occasione presenta 101 opere realizzate con tecnica olio su tela (dimensioni 60x60 e 80x80). Curata da Chiara Testa, la mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo a cura di Cangemi Editore.

Gianni Testa: la CommediaGianni Testa: la Commedia

L’arte di Gianni Testa è conosciuta per i suoi celebri cavalli. Con questa mostra però l’artista va oltre questo stereotipo, caratterizzandosi per un cromatismo molto acceso e da figure eteree e turbinose, che rimandano a generi pittorici che spaziano dal realismo all’impressionismo. Ogni commento è superfluo quando l'arte parla ad alta voce.

Gianni Testa: la CommediaGianni Testa: la Commedia

L'Artista, nato a Roma il 23 ottobre 1936, città in cui vive ed opera, si è formato alla Facoltà di Architettura presso l’Università La Sapienza di Roma. Frequentati i corsi della scuola di restauro presso la Galleria Borghese, sotto la guida della Prof.ssa Della Pergola, ha studiato e approfondito le tecniche usate dagli artisti nelle varie epoche per interpretare attraverso la raffigurazione della realtà quei sentimenti e quelle emozioni che lo hanno sempre affascinato.

Gianni Testa: la CommediaGianni Testa: la Commedia

Ha poi approfondito le tecniche di scultura sotto l’egida del Maestro Bartolini. In quel periodo ha conosciuto e frequentato gli artisti Quaglia, Levi, Guttuso, Calabria e più tardi Pericle Fazzini, con i quali è diventato amico. E proprio Levi, che vedendo nelle sue prime opere un certo autentico talento, per il quale si distingue l’artista dal pittore, nel 1962 lo sollecitò a partecipare ed esporre in collettiva insieme con Quaglia, Guttuso, Mazzacurati e Domenico Purificato.

Gianni Testa: la CommediaGianni Testa: la Commedia

Molti sono stati infatti i premi fin qui conseguiti, le rassegne collettive d’arte cui ha partecipato, dalla Biennale Romana (sin dal 1968) alla Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma (sin dal 1975), solo per citarne alcuni, e altrettanti i concorsi nazionali vinti, partendo dal 1° Premio al Concorso “Brandy Italiano” del lontano 1970, fino al recente Premio alla Carriera consegnato dal critico d’arte Vittorio Sgarbi.

Molte sono state le mostre in questi ultimi anni, in Italia e all’estero in Germania, Basilea, New York, Philadelfia. Da ricordare anche la mostra antologia presso il Complesso del Vittoriano a Roma nel 2014.

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