#301 - 19 febbraio 2022
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Con parole di Bertold Brecht

Guerra

di Dante Fasciolo

La guerra che verrà
Non è la prima.
Prima ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente faceva la fame.
Fra i vincitori faceva la fame la povera gente
egualmente.

E’ il grido soffocato di Bertold Brecht
che riverbera il suo dolore
nel cuore e nella coscienza degli uomini
imponendo loro un’ amara riflessione.

C’è un’aria pesante intorno a noi,
ancora una volta…
ancora una volta, aria di tempesta.
Un sogno aveva sposato la speranza,
settanta anni fa, quando i “Grandi della Terra”
sulle macerie e le miserie del mondo
piegato e piagato da atroci disumani delitti
giurarono: “Mai più…mai più la guerra!”

Oggi, che i “Grandi della Terra” sembrano
rimpiccioliti e ripiegati su se stessi,
incapaci di assumere sembianze,
capacità, prospettive, visioni umane…
seminano gocce di guerra
sotto numerose latitudini
laddove i confini delle nazioni coincidono
con la disperazione degli uomini
la sofferenza delle donne e dei bambini…

l’egoismo accecato dal potere,
alimentato da false pretese di supremazia,
dimentica il giuramento e il passato,
milioni di morti, odio, violenze, distruzioni,
arroga diritti, ha bisogno di nemici,
reclama il sacrificio dei popoli.

Fra i vinti la povera gente faceva la fame.
Fra i vincitori faceva la fame la povera gente
egualmente.

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