Il Diario "Conoscenda" '22 ideato per insegnanti e studenti
è dedicato all' Ariosto con l' Orlando Furioso e ad altri canti
I
Conoscenda 2022: Ariosto
Interventi di Francesco Sinopoli - Ermanno Detti - Francesca Baldini
illustrazioni di Alberto Ruggieri
L’amore è da Ariosto rappresentato come forza capricciosa, capace di piegare al suo volere cavalieri intrepidi o donne altere, modificandone i comportamenti. Di qui l’intreccio tra l’incapacità dell’essere umano di opporsi alla legge rapinosa dell’amore e l’irruzione del “caso” nelle vicende narrate. Angelica, nel guarire Medoro, a sua volta “si ammala” e, trasgredendo le convenzioni, lei, principessa, ha la forza di rivelare i propri sentimenti a un fante.
Orlando Furioso, XIX, 28-29
Assai più larga piaga e più profonda
nel cor sentì da non veduto strale,
che da' begli occhi e da la testa bionda
di Medoro aventò l'Arcier c'ha l'ale.
Arder si sente, e sempre il fuoco abonda;
e più cura l'altrui che 'l proprio male:
di sé non cura, e non è ad altro intenta,
ch'a risanar chi lei fere e tormenta.
La sua piaga più s'apre e più incrudisce,
quanto più l'altra si ristringe e salda.
Il giovine si sana: ella languisce
di nuova febbre, or agghiacciata, or calda.
Di giorno in giorno in lui beltà fiorisce:
la misera si strugge, come falda
strugger di nieve intempestiva suole,
ch'in loco aprico abbia scoperta il sole.
Orlando Furioso, XIX, 28-29