#299 - 15 gennaio 2022
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 31 gennaio, quando lascerà il posto al numero 360. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
letteratura

Un nuovo spazio in omaggio al Sommo Poeta

Endecasillabi sciolti e ritmati

La Commedia

Inferno 2° Canto - parte prima

di Angelo Zito

La Commedia

Già era giunta l’ora der tramonto
quanno l’oscurità t’invoja a smette
le fatiche der giorno e torni a casa;
io, er pensiero fisso a quer cammino,
e a tutti li malanni che avrei visto
da ricordà pe’ mmetteli su carta.
Muse dateme l’ali pe’ la penna,
che m’assista ancora la memoria
e possa la poesia vince la sfida.
“Vate che guidi er mio cammino”, dissi,
“dimme si ciò la forza p’annà avanti,
prima de dà inizio a ‘sto viaggio.
La fece Enea ancora in carne e ossa,
come dichi ne li versi, quela strada
pe’ scoprí quer monno senza fine.
Er Sommo Bene dette la licenza
pensanno a l’opra che doveva compie
e a la virtù de l’omo e de l’eroe
che merita er rispetto d’ogni mente;
a lui fu assegnato er grande onore
d’esse scerto pe’ ppadre de l’impero.
L’istesso posto dove fu deciso
er germojo de la cchiesa de San Pietro,
come sa er cristiano che cià fede.
E ner viaggio che tu hai mentovato
je fu profetizzata la vittoria,
e lí sarebbe poi nato er papato.
E ce annò pure Paolo a riccoje
e a diffonne le parole der Signore
che sarverà dar peccato origginale.
Perché mó tocca a me? Chi l’ha deciso?
nun só pari merito de Paolo,
pensa si posso esselo de Enea.
Ho paura che sii una impresa empia
si me convinco a prenne ‘sto sentiero.
Tu mejo de me sai dà un giudizio.”
Come chi più nun vole quanto vòrse,
cambia parere a ogni piè sospinto
e scorda l’idea da ‘ndò è partito,
così capitò a me in mezzo a lo scuro,
che a forza de pensà persi de vista
l’impresa ch’era iniziata tra le fiere.
“Si ho capito bene quanto dichi”,
me fà lo spirto de quer granne omo,
“t’ammoscia le gambe la paura;
bada che quella tante vorte inganna
e te slontana da la retta via,
come capita a le bestie ne lo scuro.

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