La storia registra soprusi e inganni
La politica vorace degli uomini e degli stati
torna ai secoli bui dello schiavismo
Merce
di Dante Fasciolo
Da sempre, gli uomini,
quelli che superate le ostilità con i vicini
hanno saputo intessere socialità,
hanno iniziato a commerciare le loro merci.
Io dò una cosa a te, tu dai una cosa a me;
poi, pian piano, ha fatto capolino la moneta
e il semplice mercato si è modernamente complicato
e nuove forme di scambio
hanno incominciato a scorazzare
da casa a casa, da borgo a borgo,
tra città e città, tra nazioni e nazioni,
tra mare e terra, senza più confini…
ben presto sono nati i dazi per segnare
sempre più marcatamente il potere economico
di alcuni popoli o di singoli su altri simili.
La storia registra soprusi e inganni
parallelamente all’espandersi del commercio,
paesi senza apparenti risorse
subiscono la vergogna delle deportazioni forzate
commercio di uomini-merce contro spiccioli,
forza-lavoro di schiavi per alti profitti nascenti.
Siamo lontani dalla storia del passato,
ora i commerci viaggiano su variegati binari
formalmente corretti e democratici:
ovunque ci sono prodotti per tutti, o quasi..
anche i più poveri ed esclusi dalla vita economica
possono bere una Coca Cola,
calzare scarpe Nike di scarto,
indossare una maglia Adidas di seconda mano...
la vergogna verniciata di carità.
Tutto bene? Solo una manciata di guerre attive?
Novità? La politica vorace degli uomini e degli stati
torna ai secoli bui dello schiavismo,
sviluppa nuove forme di commercio,
trasporta in aereo uomini-merce ai confini nemici
per uno scambio politica-potere.