#292 - 25 settembre 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
letteratura

Spunto dalla Divina Commedia

Dante risciaccuato a fiume

di Angelo Zito

Dante risciaccuato a fiume

Inferno - canto XXXIII
Contro i Genovesi

Ahi Genovesi, razza de superbi,
senza ‘na morale, pieni de vizzi,
dovessivo uscí fora dar monno.
Che er Doria, dentro er ghiaccio de Cocito,
co’ Arberigo, venuto da Romagna,
aveva combinato a modo suo
de sembrà ancora vivo su la tera.

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Dante risciaccuato a fiume

Inferno Canto XIX 19 / 90 - 117
Contro i Papi Simoniaci

Je risposi allora a brutto muso,
e forse sarò stato troppo ardito:
“Dimme: quanti furono li sòrdi,
che volle nostro Signore da San Pietro,
pe’ ddaje le chiavi de la Cchiesa?
Lui je disse solo - viemme dietro!-
E Pietro e l’apostoli nun chiesero
oro e argento, quanno Mattia fu scerto
pe’ pprenne er posto de Giuda Iscariotto.
Resta a scontà la pena che te tocca,
e tié da conto er potere accumulato
che te permise de fà fori Carlo.
E si nun fosse che porto rispetto
a l’arta carica che ciai avuto in vita,
gnente terebbe a freno le parole
che me sento de ditte anche più dure;
er vostro appetito avvelena er monno,
carpesta chi è bono e porta in arto er male.
Capí l’Evangelista chi eravate
quanno vidde che la Cchiesa de Roma
se la intenneva de brutto co li reggi;
lei ch’era nata da lo Spirto Santo,
accorpata su li comannamenti,
finché li Papi mostrareno rispetto.
L’oro e l’argento tenete su l’artare;
che differenza c’è co’ li pagàni?
quelli pregheno un solo Dio e voi cento.
Ahi Costantino quanto male ha fatto
no la conversione, ma li beni
c’hai trasmesso in dote ar primo Papa!”.

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