In concomitanza con la Giornata Mondiale degli animali: 4 ottobre
Leopardo delle nevi - 10
o Irbis O (Panthera uncia) App. I CITES, All. A Reg. CE 338/97
Minacce: cambiamenti climatici, bracconaggio, medicina tradizionale cinese.
Originario delle catene montuose dell’Asia Centrale, se ne contano non più di 4.000 esemplari. Presenta un folto mantello grigiastro necessario per sopportare temperature rigidissime; a causa della sua elusività è soprannominato Fantasma delle Montagne. La lunga coda flessibile, che ha anche una funzione protettiva, gli permette di mantenere l’equilibrio quando corre sulle impervie montagne; nei freddi inverni himalayani la arrotola attorno al muso, usandola come “sciarpa”. Le ampie piante delle zampe fungono da “ciaspole” per non sprofondare nella neve.
Scoperto all’inizio del secolo scorso, è stato cacciato per la sua stupenda pelliccia e ancora oggi è vittima del bracconaggio, non solo per il vello ma anche per le parti del corpo che, come avviene per gli altri grandi felini, sono molto richiesti dalla medicina tradizionale cinese.
I Reparti CITES hanno svolto in passato numerose operazioni volte al contrasto del traffico illegale di ossa di leopardo e tigre, cistifellea di orsi e cervi, corni di rinoceronti, scaglie di tartarughe e pangolino, sostanze che, in contrasto alla medicina convenzionale, secondo alcune credenze, dovrebbero garantire una guarigione con soli metodi naturali.