Un omaggio a tutti le atlete e tutti gli atleti delle Nazionali Italiane che hanno
riaffermato impegno e valore sportivo nelle prestigiose gare agonostiche recenti
Gli sport di Andrea Trisciuzzi
di Maria Marchese
Il padre, dedito all’arte sacra da sempre, ravvisa sin dall'adolescenza, nelle mani di quel figlio, la forza di conferire una vivida condizione allo stato materiale: Andrea Trisciuzzi possiede un intuito artistico, custodito nella propria personalità, che ha radici nel proprio io reale.
Da allora l’artista romano esperisce se stesso, per oltre 15 anni, plasmando il credo cattolico nei risvolti più veri e classici.
Arriva un momento in cui, però, sopraggiunge un motto di ribellione nei confronti di questa via a senso unico, costituita spesso dall’opulenza di elementi, di colori e di forme …
Dopo 15 anni di ininterrotta produzione in tal senso, l’autore decide di manifestare tale pulsione, concretando una serie di opere, che avrebbero allunato nella materia un’altra fondamentale parte di sé.
Andrea Trisciuzzi pratica, infatti, sin dalla tenera età, distinguendosi, diverse discipline sportive; alcune gravi difficoltà gli impediscono di proseguire questa sua necessità a livello agonistico, ma quella passione continua incessantemente a farsi sentire.
La parola “Sport” proviene dal latino “deportare” , ossia portare fuori, e giunge a noi sotto forma di “diporto” , quindi divertimento; viene poi anglicizzato in “desport” e abbreviato, alfine, nel termine, appunto, “sport” . L’accezione puramente ludica viene ammantata, nel tempo, da rigore e regole, dal senso della disciplina, da un’etica… e, via via, muta.
Andrea Trisciuzzi coglie lo sport nella sua significanza più completa: diventa quindi un attento osservatore dei singoli movimenti e delle situazioni dinamiche, compie approfondite ricerche sui dettami, che circoscrivono le attività sportive e, allo stesso modo, sui contesti ambientali in cui si svolgono.
Nascono poi singoli progetti, in cui egli ricerca la perfezione di un unico istante agonistico.
L’autore, abbandonato il “clangore” artistico, che contraddistingueva la stagione sacra, approda a linee pulite e essenziali: le ricongiunge affinché appaiano come atti plastici efficaci e diretti.
“Il Ciclista” , “Il Ginnasta” , “La ginnasta acrobata” , “Lo sciatore” , “Il Maratoneta” , “Il tennista” , “ Il cavallo da corsa” : questi sono gli attuali risvolti creati dallo scultore.
Addentro vi indova, centellinandone una perfezione cronometrica, l’esperienza della fatica fisica e dello sforzo, la lenezza dello slancio, la compostezza degli equilibri, la realizzazione piena dell’immaginario spaziale e della precisa volontà d’azione da parte dei protagonisti.
Li esprime con un icastico nero per evidenziarne la serietà e l’attualità.
Nei 35 anni in cui l’artista ama questa serie, le forme cambiano col mutare del suo temperamento; esse si ammorbidiscono, ingentilendosi.
Decide di farne degli esemplari unici per confermarne l’importanza.
Attualmente sono in lavorazione altri dinamismi scultorei: è nei desideri di Andrea Trisciuzzi donare voce a tutte le pratiche sportive.