Il richiamo per un cambiamento inderogabile
verso una buona coscienza sociale
Una rivoluzione necessaria
di Guido Bissanti
Rendiamocene conto: siamo in uno dei grandi minimi Storici del Paese e della nostra Europa (al momento guardiamo a Casa Nostra); forse il grande minimo di tutti i tempi dopo Cristo.
È inequivocabile il dissesto dei valori che si è creato con una cultura liberista, dei mercati, di un uomo ingranaggio di catena di montaggio, di una moneta senza nemmeno una sovranità europea (io la chiamo: moneta in affitto e con canone carissimo) e di una micropolitica in cui siamo solo i burattini pilotati da Grandi Interessi e da Piccole coscienze.
Questo mio piccolo contributo serve anche a destarci non verso atti rivoluzionari e senza costrutto (dove solo qualche furbo ci guadagnerebbe) ma verso una presa di coscienza nuova (io la chiamo Coscienza Superiore), cioè di una Coscienza che veda i cittadini veri sovrani della loro identità e della loro dignità .
Siamo in un minimo storico (ancora non è raggiunto) dove:
La cellula familiare è stata stritolata (beati coloro che resistono) da ritmi e interessi inumani;
Il Sapere, grande orgoglio italiano (anche con le sue Università storiche), relegato ad una condizione che ci vede perdere ogni giorno di più il vero patrimonio sociale – Sapere e Coscienza; quello stesso sapere che tradizionalmente nelle arti e nei mestieri si tramandava da padre in figlio e che, con un colpo di spugna, sta cancellando diecimila anni di Storia.
L’agricoltura, praticamente distrutta da un modello scellerato, interessato e degenerato, dettato da Interessi Mondiali e Multinazionali che sovrastano l’Uomo, con le sue necessità ed i suoi bisogni ed in cui Uomo e Territorio stanno franando (anche in senso letterale);
L’artigianato con i propri mestieri e le proprie arti ad un pericolosissimo capolinea in cui diventa sempre più difficile, se non impossibile, tramandare e diffondere quel sapere che era vera ricchezza (che non è solo economica) ai propri figli.
Senza continuare in questa penosa elencazione, la stessa struttura sociale, costruita con fatica, con il sangue, con l’impegno da centinaia di generazioni, sta crollando sotto i colpi di una derivante non cultura dei mercati e della finanza che sono nemiche dell’Uomo.
Di fronte a questa denuncia, di fronte alla evidenza dei fatti non possiamo più tollerare il nulla, che ci sta intorno, facendo finta che nulla succeda, perché questa è l’ultima e vera guerra che l’Umanità ha di fronte e si vince solo con una presa di posizione chiara, certa, inequivocabile ed inderogabile.
Chiunque: familiare, amico, conoscente o politico di turno che vi voglia convincere che questo è il segno dei tempi nuovi rigettatelo come vostro nemico, perché o parla in nome di una ignorante conoscenza delle dinamiche mondiali (con cui ogni giorno da oggi in poi dovremmo fare i conti) oppure è in mala fede.
Assumete questo atteggiamento: deciso, fermo, garbato, inequivocabile ed allora state pur certi che questa è e sarà la più grande rivoluzione della Storia.
Una buona coscienza sociale a tutti noi.