I grandi autori della letteratura internazionale
raccontano del piacere dell’andare in bicicletta:
Edmondo De Amicis, Olindo Guerrini, Alfred Jarry, Jerome K. Jerome, Vernon Lee, Cesare Lombroso,
Alfredo Panzini, Emilio Salgari, Octave Thanet, H.G. Wells, Vamba, Frances Willard.
Antologia per ciclisti e sognatori
Andare in bicicletta
ed altre divagazioni
In quanti modi si può andare in bicicletta? Se pensate che la risposta sia una sola vi sbagliate, e i racconti di questa raccolta ve lo dimostreranno. Qui troverete i ciclisti di Alfred Jarry che si nutrono di pastiglie a base di concentrato di alcol e raggiungono velocità impensate correndo contro un treno, così come la divertente fuga onirica a due ruote di Olindo Guerrini e i “biciclettisti” di Emilio Salgari che con il loro mezzo pedalano nientemeno che sui ghiacci del Polo. E non solo i modi di andare in bicicletta sono impensati, ma anche i motivi per cui lo si fa: Frances Willard, suffragetta americana, impara a pedalare per sentirsi più libera, mentre il protagonista del racconto di Jerome K. Jerome lo fa per riparare guasti inesistenti e i soggetti analizzati da Cesare Lombroso per commettere rapine… Tante bici per tanti grandissimi autori, alcuni con testi ancora inediti in Italia.
«Dell’andare in bicicletta e altre divagazioni misura i gradi di nobiltà del cavallo alato. Quattordici brani di dodici autori di opere comprese fra il 1895 e il 1912: a cavallo fra Otto e Novecento, a cavallo fra pamphlet e feuilletton, a cavallo fra velocipedi e velociferi». (Marco Pastonesi)
Con quattro racconti inediti in Italia di Frances Willard, H.G. Wells, Octave Thanet e Vernon Lee e i disegni di Fabio Consoli illustratore del New York Times