#286 - 22 maggio 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Racconto

Karisma

Short story

di Ruggero Scarponi

Troneggia da mesi nel parcheggio di fronte al supermercato un anziano signore, un africano.
Molto dignitoso nell’aspetto. Sguardo fiero, fisico asciutto, tratti del volto che sembrano scolpiti, netti, senza rotondità. Garbato, paziente. Non chiede nulla.
Ma chi si ponesse ad osservarlo per più di qualche minuto noterebbe una stranezza difficilmente spiegabile.
Una specie di processione fatta di donne e uomini che all’uscita dall’esercizio commerciale con le mani ingombre di buste con la spesa, prima di salire in auto, per far ritorno a casa, si recano devoti ad offrirgli un piccolo obolo.
L’uomo ringrazia cortese, senza particolari cerimonie e le persone dopo averlo omaggiato se ne tornano con il sorriso sulle labbra, contente.
L’anziano africano senza fare nulla e senza nulla chiedere resta nella sua postazione per tutta la mattinata.
Poi, molto discretamente se ne va, probabilmente a casa.
Ho provato a fare una stima dei suoi guadagni e credo che siano sufficienti a consentirgli una vita agiata senza neanche dover “lavorare” nel pomeriggio.
Ho provato anche a mettere a confronto il suo “metodo” discreto con quello a volte petulante e importuno di altri suoi emuli nell’arte di presidiare gli ingressi dei supermercati. Ma ho concluso che non si tratta solo di “metodo” c’è di sicuro qualcosa in più che consente all’anziano di ottenere senza fatica ciò che altri non ottengono.
Questione di Karisma. Da quell’uomo emana un ascendente cui non è facile sottrarsi. E l’obolo, la piccola elemosina che riceve, si trasforma in una specie di tributo.
Un qualcosa che non viene elargito ma che è dovuto, come fosse un capo, cui per diritto, venga riconosciuta una parte delle ricchezze dei sudditi.
È il Karisma, non v’è alcun dubbio.

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