In occasione del 9 maggio - Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori
Clima e migrazioni
di Dante Fasciolo
Oltre agli uomini, anche gli animali emigrano;
seguono il clima stagionale
e si adeguano spesso alle sue varianti.
Viviamo tempi in cui il clima è quanto mai bizzarro,
e gli animali soffrono i repentini cambiamenti.
Il tema che la Giornata Mondiale delle Migrazioni
si è dato per studiare il fenomeno ha un nome:
“connettività”
e ciò si evidenzia soprattutto attraverso
le migrazioni degli uccelli i quali da un lato
rallegrano con la loro venuta anticipata
ogni anno sempre più,
dall’altro lato annunciano drammaticamente
il repentino e progressivo mutamento climatico.
In questo senso la loro connettività diventa globale,
e non può certo lasciare indifferenti
singoli studiosi ed enti preposti
a sollecitare politiche atte a mitigare il clima
e accompagnare questo impegno con altre attenzioni
quali la difesa e conservazione, in questo caso,
delle specie di uccelli e la gestione e l’uso sostenibile
delle risorse tra culture, paesi e continenti diversi.
Amaramente dobbiamo constatare che è in atto
nel nostro paese in particolar modo,
una politica che ignora questi aspetti:
il degrado ambientale del nostro territorio,
l’incosciente inquinamento delle nostre acque,
l’aggiramento delle regole di legge e conseguente
decadimento delle nostre produzioni agroalimentari,
infine, un male inteso senso per la difesa del clima
attraverso la scriteriata piantumazione
di migliaia di orribili pale eoliche il cui effetto,
oltre a succhiare miliardi di soldi pubblici
con scarso vantaggio energetico, ma molto per le imprese,
ci negheranno gran parte del ritorno degli uccelli,
ci priveranno della loro utilità naturale,
e, spregio, deturperanno il nostro inimitabile paesaggio,
cancellando così un tratto della nostra identità nazionale.