#284 - 24 aprile 2021
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Editoriale

Dove è nata la civiltà, ora muore l'umanità

Mediterraneo

di Dante Fasciolo

Da sempre, ogni giorno all’alba, quando i colori sono tenui,
da qualche parte del Mediterraneo
inizia una lenta cantilenante melodia percepibile appena:
il risveglio del mare che tende le sue onde al tepore del primo sole
e libera il volteggiar d’aria fresca gelosamente custodita nella notte.
E piano piano ecco incalanarsi antichi flussi,
curiosi e saggi, alla ricerca di approdi possibili.

Ki-en-gi: dalla “terra dei signori della canne”
ecco giungere, insieme agli umori delle paludi,
scritture nuove e architetture sumeri che anticipano l’ocra del bronzo;
e dalle vittoriose o sconfitte città assire
il dono di epica poesia e decorazioni smaltate di sontuosi palazzi.
L’ultimo grido di Alessando Magno giunge da Babilonia
intenta a strappare agli dei i segreti degli astri;
e possenti navi fenici di cedro trasportano alle Colonne d’Ercole kinahnu:
il rosso porpora delle murici, gelosamente segreto,
e ancora, sul mare distendono alfabeto e bublo,
il mito di Adone e l’arte del papiro.
Infine, Egitto: il cielo immortalato sulla terra per un calendario di pietra.
Arte originale per pochi, e strumenti musicali idiofoni
capaci l’una e gli altri di evocare gli invisibili.

Da sempre volteggia una civiltà
in cerca di perpetuo ricordo di sé,
e riempie gli spazi del cielo, colora le acque, dà forma alle terre;
con discrezione si è insinuata nella coscienza degli uomini,
e pulsa nei loro cuori al ritmo di lontane emozioni.

Il Mediterraneo di oggi è costretto a dimenticare.
Altri pensieri ed altre esigenze solcano le sue acque:
antiche sopraffazioni impongono miseria e producono rabbia
e giovani generazioni schierano libertà e democrazia
contro insopportabili arbitrii e carri armati di morte.

Una diffusa impotenza, e una perseverante ignavia costruiscono spirali infinite,
si fanno scudo di giuridicismi e tacciono di fronte alla morte:
quella della giustizia, quella dell’uguaglianza, quella della verità;
quella di milioni di uomini inermi alla deriva.

Ora solcano le antiche acque fragili imbarcazioni per uomini senza meta,
e possenti navi d’acciaio con bocche di fuoco;
mentre tecnologici radar sorvolano l’azzurro inquieto
nella disperata difesa …di un qualcosa che nulla ha di umano,
piuttosto di intrichi, interessi e supremazie…
Libertà, giustizia e democrazia, negate fino ad oggi,
lo saranno ancora domani… affogate nella stesso Mediterraneo
che nel tempo remoto ha visto veleggiare sulle onde sapienza e civiltà.

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