#278 - 21 gennaio 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Attese

di Dante Fasciolo

IL calendario delle prossime 2 settimane,
in cui questo numero del giornale sarà in rete,
segna importanti date da ricordare.
Sembra ieri, ascoltare la sua voce divenuta fioca
“Vieni, voglio rilasciare l’ultima intervista”.
L’estate del 1977 volgeva al temine, lo raggiunsi a Gardone.
Raoul Follereau, l’Apostolo dei lebbrosi
finì i suoi giorni terreni il 6 dicembre.
Il 26 gennaio si celebra, come ogni anno,
la Giornata Mondiale dei malati di lebbra
e desidero ricordarlo con alcune ultime parole
raccolte con umiltà in quella sua ultima intervista
presente in questo giornale.
“Nessuno potrà mai essere felice finchè
ci sarà nel mondo un uomo infelice”;
L’invito di Follereau è stato costantemente indirizzato
all’abbraccio universale della specie umana…
e come calzano le sue parole scorrendo le date
da tenere a mente nei prossimi giorni…
sembrano anelli di una tenace catena:
c’è da ricordare il Giorno della Memoria il 27,
dedicato alla Shoah e alla fine dell’incubo dei lagher nazisti;
il 2 febbraio è la Giornata della Vita,
e il pensiero va ai tanti dinieghi, alle tante sofferenze,
alle tante indifferenze che connotano la convivenza…
non serve aggiungere altre parole.
Anno 2021 dopo Cristo, l’uomo della Redenzione,
ancora un miliardo di persone non hanno cibo,
negata l’istruzione e la salute, negata la vita.
Armi micidiali sono i giocattoli che i potenti usano
nel gioco perverso della geografia mondiale.
Un’ultima data, 1° febbraio 1958,
al Festival di San Remo vince Domenico Modugno:
“Volare”.
fu accolto come un urlo liberatorio,
lo stesso che ciascuno di noi sente crescere prepotente
nell’asfittico e stanco e contraddittorio svolgersi
di una vita quotidiana personale e collettiva.

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