19 settembre 1982 : In occasione dell'introduzione delle Emoticon nel linguaggio elettronico
Giornata Emoticon
di Barbara Calcei in arte Bake
Il lungo periodo di "prigionia in casa" per soddisfare i capricci del coronavirus mi ha permesso di arricchire la mia collezione di Emoticon che da qualche tempo realizzo sulla scorta di un personaggio le cui storie ricalcano in qualche modo le piccole e grandi cose di ogni giorno...
Si tratta del Capitano Bake - è una donna - una speciale Capitana di una fantastica nave che affronta le lunghe onde ironiche e umoristiche dei nostri mari quotidiani in compagnia di una eterogenea ciurma, a cavallo di una eleganza piratesca.
Ebbene, questa Capitana, di nome Bake , un po' per gioco e un po' per esprimere sentimenti con modalità che non siano appiattite sulle solite faccette che punteggiano le comunicazioni sms o mail, se ne è inventate di proprie, mettendoci - come usa dire - la propria faccia... e mentre dispiega le immagini, vuole anche proporre qualche nota storica sulle Emoticon ...come dire: siamo qui, ma veniamo da lontano e la nostra storia connota una variante evolutiva del linguaggio tra persone.
Viene introdotto l’uso dell’emoticon: In una discussione su come esprimere il proprio stato d’animo on line, il professor Scott Fahlman, ingegnere informatico della Carnegie Mellon University, posta un messaggio con un codice formato da "due punti", "trattino" e "parentesi tonda chiusa" da leggere ribaltato su un lato, per sottolineare il tono ironico di quello che si sta dicendo.
Nasce così l'emoticon nella sua versione classica che in meno di due settimane prenderà piede nel mondo accademico, per diventare poi un elemento universale del linguaggio utilizzato su internet e nella comunicazione tra dispositivi di telefonia mobile, arricchito nel corso degli anni fino alla creazione di un codice di simboli standard.
Un'invenzione destinata a cambiare per sempre le nostre abitudini. Non esisterà email o sms che non si concluda con una faccina (o smiley) rivelatrice del contesto emotivo di una conversazione: dall'allegro ":-)" al triste ":-(", passando per lo stupito "o_o". Prima di questo momento sono attestati altri tentativi in tal senso, tra cui il più celebre è dello scrittore russo Vladimir Nabokov, autore di Lolita, che nel 1955 ipotizzava di rispondere alle domande dei giornalisti con uno speciale carattere tipografico.
Nel 2007, per il 25° anniversario dell'invenzione di Fahlman, la Carnegie Mellon University ha istituito lo Smiley Award, un premio annuale di 500 dollari per l'innovazione nelle comunicazioni elettroniche.