#269 - 5 settembre 2020
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Festival

“Senza emozioni è impossibile trasformare le tenebre in luce e l’apatia in movimento”
Carl Gustav Jung

Terracina - Festival delle Emozioni

Liberazione interiore

Darsi pace: Trasformazione del mondo

Oltre lo stress. Arte, emozioni e pensiero alla svolta dei tempi

Il Festival delle Emozioni di Terracina si è aperto con una relazione di Marco Guzzi il 28 febbraio 2020...e subito rinviato causa covid.
Tuttavia, questo originale festival, nato nel 2014 per iniziativa dei Professori Giuseppe Musilli, Rachele Di Vezza e Mimmo De Rosa, non si è fermato, e attraverso la pagina di Facebook si è prolungato nei mesi successivi (https://www.facebook.com/AssFestivaldelleEmozioniTerracina) rimanendo attiva e vivace... invitando i lettori ad esprimersi con loro pensieri (vedi al termine dell'articolo).

Liberazione interioreLiberazione interiore

Il Professor De Rosa, prima di dare la parola al relatore, ha dato lettura alle varie risposte dei partecipanti alla domanda: “Cosa ti stressa e cosa ti mette ansia?” tema proposto... e a ben pensare ha anticipato la situazione drammatica del covid che si sarebbe di li a qualche giorno sviluppata.
Da queste sollecitazioni Marco Guzzi ha poi preso spunto per la sua conferenza, nella quale ha cercato di comunicare una buona notizia: nonostante l’insostenibilità crescente (a livello ambientale, sociale e psichico) che sta coinvolgendo in diretta tutto il pianeta, è possibile trovare un luogo indenne, oltre lo stress, oltre l’ansia. Il lavoro interiore, la ricerca di spazi di silenzio e di ispirazione, possono offrire quelle energie e quella forza di visione, in grado di operare trasformazioni inedite nella cultura e nella società.

Liberazione interioreLiberazione interiore

Tra le risposte di chi ha seguito il Festival, eccone alcune rivelatrici della vitalità e validità del Festival stesso e del vasto interesse suscitato soprattutto fra i giovani:

“Mi stressa avere a che fare con me stessa. Non riesco mai a cambiare modalità e i risultati sono sempre gli stessi. L’ansia è una conseguenza di questa vita inutile e persa”
“Mi stressa dover rispettare i miei normali ritmi. L’ansia è collegata alle mie paure”
“Non sentirmi adeguato nel rapporto con le altre persone”
“La pignoleria altrui. L’ansia deriva dal timore di essere in ritardo”
“Le aspettative, i miei desideri sul futuro, la vita che gli altri hanno scelto per me, i traguardi da raggiungere nel mio lavoro, la delicatezza del mio lavoro”
“Stress: mancanza di rispetto. Ansia: violenza”
“La somma dei periodi (con o senza consapevolezza) in cui fatico a entrare in contatto con la mia parte più profonda e libera. Mi mette ansia la superficialità e la frenesia cui si è portati in alcuni momenti della vita”
“Avere spesso la sensazione di non trovare un tempo per me. I ritmi frenetici e il susseguirsi di cose da fare. Mi mette ansia dover rispettare delle scadenze. Mi mette ansia la paura”

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