#268 - 25 luglio 2020
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Spiragli

di Dante Fasciolo

Da sempre la morsa italiana
fatta di secolare povertà, analfabetismo,
scarsa attitudine all’innovazione
ha ristretto le possibilità di sviluppo
ai suoi cittadini costretti ad emigrare
a caccia di fortuna e di un sogno,
e tra questi molti giovani sottratti all’agricoltura,
alle nascenti industrie, allo studio scientifico.
Sono passati in fretta gli anni buoni
in cui qualcosa ha smosso risorse e impegno,
e un nuovo sogno più vicino e possibile
si è affacciato alla speranza di popoli
decisi a camminare insieme.
Questo sogno ha un nome antico: Europa
e la sua età intreccia storia e futuro.
Alla prova dei fatti, deposte le armi,
non sempre l’impresa è stata all’altezza delle aspettative,
le diffidenze si sono sommate agli egoismi nazionali,
gli interessi economici hanno surclassato la solidarietà,
residue idee egemoniche, e tentazioni
di nuovi ricatti e sfacciati privilegi,
hanno occupato alcune stanze del debole potere comune.
Ci voleva l’attacco di un nemico invisibile,
una piovra del male capace di allungare i suoi tentacoli
nell’indifeso tessuto umano a spingere azioni
di resipiscenza e di riconoscimento comunitario
che facendo leva su risorse economiche comuni
ha saputo riconoscere esigenze sociali,
ma ancor più ha risvegliato dal torpore della burocrazia
nuove forze pronte coi fatti a dare nuovo senso.
Le decisioni che in molti auspicavamo
aprono spiragli veri ai giovani di oggi e di domani,
non più migranti, ma cittadini d’Europa.

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