#264 - 30 maggio 2020
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 19 aprile, quando lascerà il posto al numero 350. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
alimentazione

Una lodevole proposta di un Maestro di cucina di lunga esperienza

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Ristorazione e distanze

Dal Maestro di Cucina Nicola Ranieri - via del Verde 12 - Lanciano
al Presidente della Giunta Regionale d'Abruzzo Dr.Marco Marsilio

Oggetto: Proposte per regolamentare, in materia di distanziamento fisico, la riapertura delle attività di ristorazione per contrastare i rischi di contagio da Covid-19.

Ristorazione e distanzeRistorazione e distanze

Con la massima disponibilità a confrontarmi con tanti colleghi del settore, preoccupati per le difficoltà della ripresa che possono derivare dalle regole collegate al distanziamento fisico delle persone (clienti) nei loro locali, ed a collaborare con gli organi istituzionali e politici, ritengo che esistano delle razionali scelte per affrontare e risolvere, con vantaggio di tutti, l’esigenza di operatori e clienti nel settore della ristorazione, alla base dell’industria turistica regionale e nazionale.
Ecco alcuni suggerimenti propositivi riguardanti l’attività del settore ristorazione in questa delicata fase di ripresa dopo il lungo periodo di chiusura e sospensione di ogni attività, tenendo conto naturalmente dell’esigenza di evitare rischi derivanti da eventuali eccessivi assembramenti.
Regole organizzative.
Ogni ristorante ha l’opportunità di prevedere tre menù giornalieri:
a) con prodotti e ricette del territorio;
b) con prodotti e ricette di carattere nazionale;
c) con ricette della cosiddetta cucina internazionale.

I clienti, disposti nella sala alla distanza prevista dai regolamenti e con tutte le misure di sicurezza previste, avranno la possibilità di prenotare il posto in anticipo e con la consapevolezza che la loro permanenza al tavolo non potrà superare la durata di un’ora.
Riguardo a locali particolari e caratteristici come i trabocchi, dove è più difficoltoso osservare le regole di distanziamento, si consiglia di limitare la loro attività alla fornitura di spunti da aperitivo, senza il più impegnativo compito della cucina per la preparazione di veri e propri pranzi cene, per lo più collettive e quindi rischiose.
Mi sento di dire che con tali procedure, da ritenere, comunque, temporanee per il contenimento delle possibilità di contagi da virus, gli operatori della ristorazione possano trarre maggiori possibilità di introiti e quindi di guadagno.
Una mia esperienza personale, vissuta in una fase di imprevista emergenza nel corso di una crociera sulla nave “Rotterdam” agli inizi della mia attività di ristoratore, mi conforta nel ritenere che tali suggerimenti possano determinare vantaggi per tutti.
Sulla nave olandese da crociera “Rotterdam”, tra le più prestigiose dell’epoca, capace di dare ospitalità a 800 passeggeri, con una organico di personale di 1,200 addetti, sono stato per anni direttore del settore della ristorazione.
Un giorno, mentre eravamo in sosta, tutti i passeggeri avevano fatto un’escursione a Parigi, con la previsione di consumare il pranzo nella capitale francese. Per un accidentale imprevisto, a Parigi non era stato possibile assicurare la ristorazione ai passeggeri, costretti a tornare sulla nave con l’esigenza di soddisfare il loro appetito. Il comandante della nave di fronte a quel contrattempo si sentì in grave imbarazzo, consapevole che non era semplice gestire quella improvvisa emergenza,. Nella mia qualità di direttore della ristorazione proposi una possibile soluzione. Accogliere i passeggeri con l’offerta di bevande (acqua, te, aperitivi, cc.), necessarie a soddisfare prima di tutto la sete. Nel frattempo si informava tutti che il pranzo sarebbe seguito con più turni, ricorrendo ad un organizzato buffet, con la possibilità, quindi, per ognuno, di poter soddisfare i propri gusti e le proprie esigenze. L’emergenza fu risolta con divertimento per tutta la numerosa comitiva, sorpresa di avere potuto superare l’inconveniente parigino in allegria.
Ricordo questo esempio per sollecitare i responsabili istituzionali e politici della Regione Abruzzo, a prendere in dovuta considerazione, degli operatori della ristorazione in Abruzzo, che ne vanta più di uno anche tra i maestri premiati da riconoscimenti di prestigio internazionale, certo che sapranno fornire indicazioni utili e opportune per favorire una riapertura vantaggiosa per l’intero settore.
Augurandomi che questa mia proposta possa essere valutata nella giusta misura e dichiarandomi disponibile anche ad un confronto diretto sull’argomento, pur nei limiti della mia condizione di pensionato afflitto da vari malanni, ringrazio per quanto verrà favorevolmente deciso, augurando un proficuo lavoro porgo cordiali saluti.
Nicola Ranieri

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