#262 - 2 maggio 2020
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
animali

Un viaggio incredibile, cominciato quando un passero solitario
entrò volando nel salotto di Giorgio Punzo.

Parma - Lipu, da 55 anni

Upupa simbolo della Lipu

Upupa simbolo della Lipu

Questa è l'upupa, il meraviglioso uccello simbolo della Lipu.
Ha una cresta da regina, un volo sinuoso che ricorda quello delle farfalle e un piumaggio appariscente, da fare invidia a una tigre.

Grazie al suo aspetto così caratteristico e riconoscibile l’upupa è uno degli uccelli che, nei secoli, ha affascinato, ispirato e a volte anche spaventato gli esseri umani, popolando leggende, capolavori dell’arte, favole e poesie.
È citata nella Bibbia e nel Corano, negli antichi testi Sufi e nelle commedie di Aristofane, nelle poesie di Montale e di Foscolo.

Scopriamo di più su questo uccello meraviglioso.

Upupa simbolo della Lipu

Come riconoscere l'upupa

In marzo non sono solo le rondini a ricordarci l’arrivo della primavera, questa stagione segna infatti anche il ritorno dell’upupa (Upupa epops). Il suo piumaggio è davvero inconfondibile: marrone molto chiaro nella parte superiore e a strisce orizzontali bianco-nere nella parte inferiore. Il becco è piuttosto lungo e sottile e leggermente ricurvo verso il basso. Ma l’aspetto che più caratterizza la silhouette dell'upupa è la sua cresta, un ciuffo erettile di penne con la punta nera che può alzare a piacimento durante la danza nuziale o per spaventare i predatori.
L’upupa ama i luoghi secchi, semi-alberati, caldi e assolati e per questo la si può incontrare in frutteti, prati e vigneti o lungo strade sterrate tipiche delle nostre campagne, dove può fare i bagni di polvere e trovare il suo cibo preferito: larve di invertebrati, grossi insetti, molluschi e ragni. Non è difficile avvistarla anche nelle zone verdi di città.
Sia il nome latino che il nome scientifico dell’upupa derivano dal suo canto. Nel periodo riproduttivo infatti i maschi emettono il tipico verso “hup-hup-hup” di tre sillabe.

Upupa simbolo della Lipu

L'inchino dell'upupa e il suo caratteristico volo "a farfalla"

Il volo dell’upupa è davvero particolare, un andamento a sinusoide con brevi e regolari battiti di ali, simili al volo di una farfalla. Le ali tozze permettono all’upupa di scattare rapidamente in diverse direzioni anche ripetutamente durante il volo, in modo da seminare facilmente gli inseguitori. Un altro comportamento tipico dell’upupa è un particolare “inchino”. Quando si sente minacciata si schiaccia al suolo aprendo le ali, la coda e al contempo alzando la testa verso l'alto. In questo modo rende difficile ai predatori, dall’alto, di identificarla e quindi cacciarla.
Questa tecnica serve anche all’upupa come strategia per scaldarsi, estendendo la porzione di corpo bagnata dai raggi del sole.
Leggende sull'Upupa, da Re Salomone ad Aristofane

Hieronymus Bosch - Il Giardino delle delizie - L’upupa ha ispirato l’uomo fin dall’antichità per la sua sagoma inconfondibile, il suo piumaggio appariscente e i suoi comportamenti affascinanti. Sono numerose le rappresentazioni di upupe in templi, pergamene e affreschi. Presso le civiltà mediorientali e nell’Antico Egitto l’upupa era considerata un animale sacro e per questo era vietato ucciderla . Secondo il Corano è l’upupa a far incontrare la Regina di Saba e il Re Salomone, diventando così messaggero d’amore di una delle storie più affascinanti di tutti i tempi.

Upupa simbolo della LipuUpupa simbolo della Lipu

Nell’Antica Grecia e in epoca romana l’upupa, per il suo profilo elegante e la sua cresta, è sempre associata alla regalità, per questo Aristofane nella sua commedia “Gli uccelli” mette proprio l’upupa come re del popolo alato. Allo stesso modo Ovidio nelle “Metamorfosi” racconta la storia del crudele re di Tracia, Tereo, tramutato dagli dei proprio in upupa mentre rincorre la moglie Procne per ucciderla.

Ugo Foscolo si sbagliava - Montale no!

Upupa simbolo della Lipu

L’upupa purtroppo, come altri splendidi animali nel medio evo, diventa vittima di superstizioni. Si riteneva che le upupe frequentassero i cimiteri e facessero il nido nelle tombe, diventando così simboli del male e uccelli di malaugurio. Una maldicenza forse dovuta anche al loro canto che ricorda il drammatico “Hip hip” urlato dalle truppe prima di una battaglia. Proprio a causa di queste dicerie Ugo Foscolo la inserisce nei suoi “Sepolcri” considerandola, erroneamente, un animale notturno.
“Upupa, ilare uccello calunniato dai poeti, / che roti la tua cresta sopra l’aereo stollo del pollaio / e come un finto gallo giri al vento…”
(da Ossi di seppia, Eugenio Montale)
Per fortuna ci sono anche poeti che hanno visto nell’upupa uno splendido messaggero di primavera.

L'upupa è il simbolo della Lipu

Upupa simbolo della Lipu

Quando nel 1971 si decide di dare un nuovo logo alla Lipu la scelta non è così automatica. Tra i candidati a fare da simbolo dell'associazione, all'inizio, ce ne sono altri tre: il passero solitario, il cavaliere d'Italia e il gruccione. Nasce un piccolo dibattito e alla fine vince proprio lei, l'upupa, questo splendido migratore che da sempre fa il nido nelle nostre campagne ed è utile all'ambiente, ma che in quegli anni è molto perseguitato. Anche per questo l’upupa diventa il logo della Lipu, come simbolo del riscatto della natura.
La vita dell’upupa è legata da un filo sottilissimo alla salute delle nostre campagne, degli ambienti agricoli tradizionali. Nel secondo dopoguerra, a causa dell’uso indiscriminato di pesticidi in agricoltura, la popolazione delle upupe diminuisce in tutta Europa e in alcune zone come il Regno Unito e il Belgio, arriva addirittura a scomparire completamente.
Ancora oggi la sua presenza in Europa centrale è sempre più rara tanto che in alcuni Paesi (Svizzera, Austria, Repubblica Ceca e Germania) questo uccello è sulla lista rossa delle specie in pericolo. E pensare che l’upupa, nutrendosi di insetti nocivi come il grillotalpa o la processionaria del pino, ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio degli ambienti agricoli.

Upupa simbolo della Lipu

Proteggere il volo dell’upupa significa proteggere la bellezza della natura. L’upupa è il simbolo della Lipu, che da 55 anni difende la natura e gli animali selvatici del nostro Paese. Con l’aiuto dei suoi Soci, dei donatori e dei volontari la Lipu cura gli animali nei Centri Recupero, conserva la natura preziosa nelle Oasi e nelle Riserve, combatte la caccia e il bracconaggio, parla di natura alle persone attraverso la rivista Ali e i social.

Upupa simbolo della Lipu

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